Ladri all'assalto dell'auto di Gallo, la denuncia dell'attore: «Violata la mia intimità»

Ladri all'assalto dell'auto di Gallo, la denuncia dell'attore: «Violata la mia intimità»
di Pasquale Guardascione
Giovedì 8 Febbraio 2018, 09:26 - Ultimo agg. 09:36
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POZZUOLI - La banda di ladri che da più di un mese sta facendo razzia nelle zone tra Licola e Varcaturo ha colpito ancora. Questa volta la vittima ha un nome e un volto noti al grande pubblico: qualcuno ha rotto il finestrino e portato via effetti personali dall'auto di Massimiliano Gallo. È lo stesso attore napoletano, interprete di ruoli importanti sia al cinema (Fortapasc, Perez, Si accettano miracoli) sia in serie televisive (dai Bastardi di Pizzofalcone a Sirene) a raccontare l'accaduto, attraverso un post sulla sua pagina Facebook. «Mi trovavo a Licola in via San Nullo dove ero andato a fare visita a degli amici ed ero di ritorno da un viaggio dal nord Italia per lavoro - spiega Gallo -. Così ho parcheggiato l'auto nei pressi di alcuni esercizi pubblici nella zona. Al ritorno ho trovato l'amara sorpresa. Hanno rotto il finestrino posteriore dell'auto e si sono presi tutto ciò che c'era all'interno. Una valigia che mi era stata regalata da alcuni giorni, dove avevo ciò che mi era servito per il viaggio, e uno zaino in cui c'era un personal computer portatile che avevo appena comprato».

Traspare grande amarezza dalle parole dell'attore, ma più che per il danno economico per quello affettivo delle cose che gli hanno sottratto. «È la terza volta che subisco un furto che riguarda la mia automobile - continua Gallo -. Nelle altre due occasioni grazie all'antifurto satellitare sono riuscito a ritrovare la macchina. Questa volta ho una grande rabbia dentro di me per come sono stato abusato: è indescrivibile, credetemi. Hanno rubato nella mia intimità».
 
E soprattutto quello che è installato sul computer portatile e il suo valore «affettivo», ciòa cui tiene particolarmente l'artista partenopeo. «Ho delle foto di mia figlia e della mia famiglia che avevo scaricato il giorno prima dallo smartphone e che ora ho praticamente perso. Ma anche molte cose del mio lavoro, tra cui un copione che mi serve per un prossimo impegno di cui non non ho più nessuna copia. Perché ho fatto il post su Facebook? Un solo motivo: spero di riuscire a recuperare il pc. Lì sopra - conclude Gallo - ci sono tutte le mie cose personali, la mia vita e le rivoglio a qualunque prezzo. Ma purtroppo più passano le ore e più le possibilità si affievoliscono».

È ormai da diverse settimane che nella zona tra Licola e Varcaturo si verificano quotidianamente furti. Prima la scuola Oriani-Diaz, poi il cortile della chiesa di San Massimo e una decina di giorni fa addirittura un colpo in una casa, con i ladri che fuggirono con tutta la cassaforte e sfondando un muro. «È quasi certamente opera di una banda di etnia rom - afferma Umberto Mercurio, presidente dell'associazione Comitato Riqualificare Licola -. Tra qualche giorno depositeremo la petizione con centinaia di firme per ottenere la riapertura della caserma dei carabinieri di Licola».
 
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