22 comuni su 37 negano Open Data
Così la PA non rispetta la legge

22 comuni su 37 negano Open Data Così la PA non rispetta la legge
di Rossella Grasso
Venerdì 9 Febbraio 2018, 23:02
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Diritto di accesso civico, dati aperti, rendicontazione ai cittadini sono stati i temi discussi nell’iniziativa «Chi ha dato, ha dato», organizzata nell'ambito della Settimana dell'Amministrazione Aperta al Campus dell’Università di Salerno per presentare il primo rapporto di monitoraggio civico dei dati sui rifiuti urbani, realizzato dall'Osservatorio sulla Comunicazione della Pubblica Amministrazione in Italia e in Europa coordinato dalla professoressa Daniela Vellutino.

I 43 studenti del corso di «Comunicazione Pubblica e linguaggi istituzionali» hanno inviato una richiesta di accesso civico per avere i dati,  le informazioni e i documenti sulla gestione dei rifiuti urbani dai loro 37 Comuni di provenienza. Solo 15 Comuni hanno risposto e un unico un Comune, Nocera Superiore, ha pubblicato nel registro degli accessi civici la richiesta, rispettando lo spirito della legge che intende far diventare l’informazione richiesta e data dal Comune un bene della comunità. A coordinare la tavola rotonda la giornalista civica e presidente dell'associazione Cittadini Reattivi Rosy Battaglia, al tavolo dei lavori Sfefano Pizzicannella, Ministero per la Semplificazione e la PA, Open Government Partnership Italia, Andrea Lanz, Istituto per la Protezione Ambientale – Ispra, Gabriele Ciasullo, Agenzia per l’Italia digitale – Agid, Elena Salzano, delegata Ferpi Campania, Vittorio Scarano, responsabile scientifico del progetto Route-To-Pa, che ha realizzato la piattaforma Spod per la gestione dei dati aperti, Franco Matrone, Zero Waste Campania, Carlo di Domenico, Ceo MySir, la piattaforma che gestisce i dati sulla gestione della raccolta differenziata di numerosi Comuni italiani.

«A un anno dal FOIA (Freedom of Information Act), la norma che consente a tutti i cittadini di richiedere dati e documenti alle PA - ha detto Daniela Vellutino, docente di Comunicazione Pubblica e Linguaggi Istituzionali, responsabile dell’Osservatorio - abbiamo testato il suo rispetto in 37 Comuni attraverso 43 studenti-cittadini monitoranti che hanno presentato richieste di accesso civico generalizzato. Purtroppo, dobbiamo rilevare che solo 15 Comuni hanno risposto alle nostre richieste. Anche Comuni virtuosi nel fare la raccolta differenziata comunicano poco e male con i cittadini. Abbiamo esercitato il nostro diritto di accesso civico chiedendo ai Comuni dati di tipo economico finanziario, quali ad esempio gli incassi della Tari e della vendita dei rifiuti urbani, dati sulle quantità dei rifiuti raccolti e sulle destinazioni di smaltimento e di vendita e molti altri dati che un comunicatore pubblico dovrebbe gestire quotidianamente per aprire la PA e consentire ai cittadini di poter controllare il suo operato e partecipare attivamente per migliorare la gestione dei servizi pubbici».

«I dati sono dei Comuni - continua la docente - ma si trovano in tante altre fonti istituzionali come il Catasto dei Rifiuti Ispra e molto spesso sulla piattaforma MySir, che mette a disposizione di tutti i dati gestisce per conto di molti Comuni. Dunque, nonostante le mancate risposte al FOIA, adesso, sulla piattaforma SPOD che gestisce dati in formato aperto, dunque, riusabile da tutti anche dai giornalisti che vogliono fare inchieste, abbiamo tantissimi dataset in formato aperto che daremo ai Comuni che hanno rilasciato i loro dati “chiusi” nei loro documenti amministrativi e li daremo anche ai Comuni che non hanno risposto. All’iniziativa di oggi hanno partecipato anche più di 80 studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Assteas” di Buccino, accompagnati dai loro docenti e dai rappresentanti dell’Associazione Status, che saranno i prossimi cittadini monitoranti e presenteranno ai loro Comuni le richieste di accesso civico (FOIA), accompagnati da mamma e papà perché minorenni.  Questa è la nostra sfida per l’Amministrazione Aperta. Per far capire l’importanza della comunicazione pubblica per le PA che devono rispondere ai cittadini monitoranti e rispettare il diritto di accesso civico».

Il Rapporto di monitoraggio civico dei dati sui rifiuti urbani, realizzato dall'Osservatorio sulla Comunicazione della Pubblica Amministrazione in Italia e in Europa sarà pubblicato con le storie della gestione dei rifiuti dei 37 Comuni monitorati sul blog didattico http://dirittodiaccessocivico.it/. La giornata è stata un momento di discussione e confronto per capire quanto è stato fatto dalle PA e quanto ancora resta da fare, sottolinea quanto nonostante i miglioramenti fatti, ancora molto lunga è la strada che resta da compiere per rendere sempre più diretta e trasparente la comunicazione tra cittadini e PA.
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