Caso Vitiello, Bisi: «Candidato massone per hobby? No, può sempre risvegliarsi»

Caso Vitiello, Bisi: «Candidato massone per hobby? No, può sempre risvegliarsi»
di Valentino Di Giacomo
Martedì 13 Febbraio 2018, 09:59
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«Dopo il caso del massone candidato con il Movimento 5 Stelle è cominciata la gara a chi la spara più grossa. Qualche giorno fa Di Maio accomunò i massoni agli omofobi e ai razzisti, ieri Renzi ha equiparato gli scrocconi e i truffatori agli iscritti alla fratellanza. È l'ora di dire basta, esigiamo rispetto da tutti». Stefano Bisi, Gran Maestro Venerabile della più importante obbedienza italiana, il Grande Oriente d'Italia, decide di parlare in seguito alla notizia diffusa in esclusiva dal nostro giornale su Lello Vitiello, il «grembiulino» messo in lista da Di Maio nel collegio uninominale di Castellammare. Lo fa per rispondere agli attacchi, ma anche per chiarire il profilo di Vitiello, «fratello in sonno» ed oratore della loggia napoletana Sfinge.

Vitiello ha parlato della sua attività in massoneria come un hobby, è possibile?
«La massoneria non è un hobby come la filatelia, la pesca o il calcetto, ma è un lungo percorso spirituale che i fratelli cominciano con il fine ultimo di fare del bene all'umanità. Evidentemente se Vitiello ha compiuto questo percorso come un passatempo ha sicuramente sbagliato percorso, anche se comprendo le sue difficoltà visto che si è trovato nell'occhio del ciclone».

Il candidato dell'M5s era oratore. È un ruolo importante nelle logge?
«È colui che è preposto a far rispettare la legge massonica. Possono diventare oratori solo i fratelli che hanno già raggiunto il grado di Maestro da almeno un anno. L'oratore viene eletto dopo una votazione degli aderenti alla loggia, quindi bisogna godere di stima e apprezzamento da parte dei fratelli».

Eppure Vitiello nel suo comunicato ha detto che la sua esperienza in massoneria è durata per un breve periodo.
«Non so stabilire cosa significhi un breve periodo, lui è più giovane di me, io sono nel Goi dal 1982 e di sicuro Vitiello è stato meno anni di me nella fratellanza. Comunque lui dice di essersi assonnato, dimesso direbbero i profani, quindi non partecipa ai lavori della sua loggia».

Ma quando si entra in massoneria ci si può dimettere?
«In realtà massoni lo si è per tutta la vita, infatti è previsto un rito di iniziazione. Poi, per l'appunto, c'è la possibilità di dimettersi e quindi di assonnarsi. È un processo reversibile perché in seguito il fratello può anche decidere di risvegliarsi e quindi riprendere le attività all'interno della loggia dopo che gli viene concessa questa possibilità».

 

Di Maio dice che il suo candidato non gli ha riferito di essere massone. Vitiello poteva confessarlo ad un «profano» o è vietato?
«Certo che poteva farlo, non esistono divieti, se non ragioni di opportunità».
Abbiamo approfondito il caso Vitiello dopo l'invio di una lettera anonima spedita alle principali redazioni napoletane: i massoni non sanno più conservare segreti?
«Escludo categoricamente che quella lettera possa essere stata inviata da membri del Goi, non credo ci sia una lotta fratricida al nostro interno: magari qualche profano sapeva di Vitiello e lo ha spifferato».
Riesce a comprendere le ragioni di quei fratelli che si candidano in partiti che osteggiano la massoneria?
«Non spetta a me dare giudizi, ogni fratello è libero di associarsi a qualsiasi partito se è rispondente ai propri ideali».
In passato i massoni hanno avuto anche ruoli apicali al governo e in Parlamento. Anche oggi è così?
«Magari lo fosse ancora perché tra i massoni ci sono stati grandi uomini che hanno fatto tanto bene alla cosa pubblica. Basti pensare ad Ernesto Nathan che dopo un secolo è ancora ricordato come uno dei migliori sindaci di Roma».
Non mi riferivo a tempi così lontani: dopo le offese ricevute da vari leader, ci ha pensato a pubblicare gli elenchi degli iscritti per dimostrare che anche oggi i massoni sono in molti partiti?
«Assolutamente no perché sarebbe irrispettoso verso i fratelli. Ricordo solo che siamo tra le poche associazioni che obbligano a giurare al rispetto della nostra Costituzione. Gli uomini passano, i principi come quelli contenuti nella nostra Carta restano. Comprendo i pregiudizi causati dagli scandali del passato, ma oggi il Goi offre borse di studio per ragazzi incapienti o nella terremotata Norcia abbiamo donato l'illuminazione in un campo di calcio per bambini».
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