Migranti, allarme di Frontex: 4.800 arrivi a gennaio, in Italia in un mese sbarchi raddoppiati

Migranti, allarme di Frontex: 4.800 arrivi a gennaio, in Italia in un mese sbarchi raddoppiati
Martedì 13 Febbraio 2018, 12:50 - Ultimo agg. 19:21
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«Il numero di migranti arrivati in Italia attraverso la rotta del Mediterraneo centrale a gennaio è salita a oltre 4.800, il doppio rispetto al mese precedente, quando le attività dei trafficanti erano state colpite dai combattimenti vicini alle aree di partenza e dal cattivo tempo». Si legge in una nota di Frontex. Il totale del mese è all'incirca in linea con il gennaio dello scorso anno.

Secondo dati preliminari, i migranti sbarcati in Italia a gennaio sono soprattutto eritrei, seguiti da pachistani e tunisini. Inoltre, negli ultimi mesi Frontex ha notato un aumento nel numero di libici che hanno deciso di attraversare il Mediterraneo centrale. In tutto, a gennaio, sono stati 8.300 gli arrivi di migranti intercettati sulle quattro principali rotte verso l'Ue, in calo del 7% rispetto ad un anno fa. Per quanto riguarda il Mediterraneo occidentale invece, a gennaio, la Spagna ha registrato una piccola tregua dopo il recente record di attraversamenti irregolari, diminuito di oltre un terzo rispetto a dicembre 2017. Tuttavia, i 1300 arrivi intercettati sono stati oltre il 20% in più rispetto all'anno precedente. Ad arrivare in Spagna sono stati soprattutto migranti dalla Guinea, seguiti da quelli del Marocco, Costa d'Avorio e Mali. In linea con gli schemi stagionali, nel periodo invernale, il numero degli algerini è diminuito. Un calo del 43% rispetto al mese precedente si è registrato invece sulla rotta del Mediterraneo orientale. I migranti arrivati sono stati 1850, ed hanno raggiunto soprattutto le isole greche. Si tratta di una situazione paragonabile al numero di arrivi del gennaio 2017. Sono sbarcati soprattutto siriani e iracheni. Sulla rotta dei Balcani orientali, il numero di migranti intercettati è stato relativamente basso a gennaio, in tutto sono stati 300, grazie alla cooperazione sul controllo alle frontiere tra i Paesi della regione.

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