Marcianise, dopo le minacce
scorta per il sindaco Velardi

Marcianise, dopo le minacce scorta per il sindaco Velardi
di Mary Liguori
Mercoledì 14 Febbraio 2018, 10:56
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A un anno e mezzo dall'elezione e dopo una serie di denunce, puntualmente sporte alle autorità competenti, è stato deciso di affidare il sindaco di Marcianise, Antonello Velardi, a una scorta di quarto livello.

La misura di protezione è stata disposta dopo il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica che si è riunito lo scorso venerdì in prefettura a Caserta. L'amministrazione Velardi, come più volte ribadito dallo stesso sindaco, si è resa protagonista di iniziative che hanno segnato un «punto di rottura con il passato». Scelte politiche che hanno scatenato una piccola rivoluzione nella cittadina e che si sono portate dietro strascichi pesanti, evidentemente gravi, tali da indurre il Dipartimento ad assegnare la tutela al primo cittadino. Il tutto, peraltro, pochi giorni dopo il danneggiamento di un vetro del comitato del vicesindaco di Marcianise, Angela Letizia, in corsa per le Politiche di marzo. Ieri mattina, dunque, il primo cittadino ha ricevuto la comunicazione ufficiale da parte della questura e poco dopo il dispositivo è stato attualizzato: la scorta accompagna Velardi già da ieri. Sulla vicenda delle minacce è in corso un'indagine in capo alla procura di Santa Maria Capua Vetere, con delega alla squadra mobile mentre per altre vicende sono all'attenzione della Dda.

Nei mesi scorsi, il sindaco di Marcianise ha denunciato un crescendo di atteggiamenti sospetti e di minacce ricevute anche attraverso il web dove, dal momento dell'elezione, Antonello Velardi cura un «diario» finalizzato a informare i cittadini sulle attività che vengono svolte dall'amministrazione comunale. Nel tempo, il sindaco e la sua giunta hanno condotto una serie di iniziative volte a strappare all'illegalità alcune zone della cittadina, ma anche a riportare alla collettività beni pubblici indebitamente occupati da abusivi. L'esempio più clamoroso, il velodromo, dove una famiglia viveva da anni pur non avendone alcuni titolo, e dove era stata addirittura posizionata una piscina gonfiabile riempita, peraltro, con l'acqua pubblica.

 

La giunta ha lavorato anche per iniziative volte a ripristinare la legalità urbanistica, attuando anche l'abbattimento di edifici abusivi. Non sono mancate polemiche relative alla questione ambientale, quando l'amministrazione ha preso una posizione netta in merito all'incendio di un deposito abusivo di camion che ha infestato l'aria a Marcianise e dintorni per diversi giorni. Nei mesi scorsi, poi, l'amministrazione comunale ha affidato alle associazioni locali che si occupano di persone con disabilità la villa confiscata al clan Belforte e affidata al Comune. Una decisione che ha scatenato le ire della moglie del boss che - secondo quanto reso noto - telefonò in Comune per protestare. Ha avuto conseguenze, con delle singolari proteste sotto il Municipio, anche il «no» a una serie di iniziative «folkloristiche» storicamente controllate dai familiari dei Belforte stessi, dai carri di Carnevale alle luminarie. Definire il clima a Marcianise «effervescente» è dunque quantomeno riduttivo e, benché non si conoscano nel dettaglio le motivazioni alla base del dispositivo di scorta, non è difficile immaginarle. Forse, anche in virtù di questo, il Comitato ha relazionato la necessità di tutelare con una scorta il primo cittadino della cittadina casertana con il maggiore indotto economico dell'hinterland.
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