Salvini torna in Campania: «Il Sud mi piace. E di De Magistris m'importa poco»

Salvini torna in Campania: «Il Sud mi piace. E di De Magistris m'importa poco»
di Paolo Mainiero
Mercoledì 21 Febbraio 2018, 10:40 - Ultimo agg. 18:27
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Alla scoperta del Sud. Dopo la Sicilia e la Calabria, la Puglia e il Molise, Matteo Salvini arriva oggi in Campania, prima a Calvizzano, nel Napoletano, per un incontro con gli amministratori locali, poi a Caserta.

Si dice le elezioni si vinceranno al Sud. È per questo che ha scoperto il Mezzogiorno?
«È stato un viaggio emozionante. A Reggio Calabria c'erano seicento persone, tanta gente anche a Catania, Lecce, Campobasso. Abbiamo recuperato una distanza di venti anni di mancata conoscenza. Oggi starò a Caserta. Mi segnalano che certi paesi sono ostaggio di spaccio, furti, molestie».

La gente del Sud cosa le chiede?
«Lavoro, sicurezza, meno tasse. Non è gente che parla di fascismo o razzismo, è gente che mi che chiede cose concrete. Chi vota la Lega sa che cancellerò la legge Fornero, sarà la prima cosa che farò da premier. E ci sarà un po' di pulizia tra gli immigrati rimandando indietro tutti i clandestini».

Non verrà a Napoli, è una rinuncia dopo gli incidenti di un anno fa?
«Ho avuto tanti inviti per incontri a Napoli, ma ho scelto Caserta perché non ci sono mai stato e perché la provincia di Caserta soffre la presenza incontrollata di immigrati. E vado a Calvizzano per incontrare i tanti amministratori della provincia di Napoli che hanno aderito alla Lega».

Il sindaco de Magistris dice che lei a Napoli è ospite non gradito.
«Di quello che dice de Magistris mi interessa poco. È un torto per i napoletani perbene avere un sindaco come lui che la lasciato nel degrado interi quartieri. A Napoli tornerò, de Magistris stia tranquillo. Stasera (ieri, ndr) sono a Bologna, parlerò in una sala piena nonostante i tentativi dei centri sociali di impedirmelo. Ma il sindaco de Magistris chi voterà?».

Non ha fatto esplicita dichiarazione di voto...
«È un sindaco senza patria politica...».
 
Berlusconi ha detto che prima del 4 marzo renderà noto il nome del candidato premier. In lizza c'è Tajani...
«Chi vota Forza Italia vuole Tajani, chi vota la Lega sceglie Salvini. Se qualcuno vuole una posizione più appiattita nei confronti dell'Europa vota Forza Italia, chi vuole una linea più decisa vota la Lega».

Berlusconi ripete spesso che il Salvini che siede al tavolo con lui è diverso da quello che parla in pubblico. Ma lei ha una doppia personalità?
«Forse parla così pensando di farmi un complimento. Ma io sono sempre lo stesso, non ho una doppia faccia e ciò che dico in privato lo dico anche in pubblico».

Però Berlusconi frena sulla cancellazione della Fornero...
«Cancellare la legge Fornero non è un'impuntatura della Lega, è un atto di giustizia sociale ed è nel programma di tutto il centrodestra. Un programma che ha firmato anche Berlusconi. Per noi non è giusto andare in pensione a 67 anni. Il resto sono chiacchiere, chi difende la Legge Fornero non sa quello che dice».

Sempre Berlusconi ieri ha detto che se dovesse servire per raggiungere la maggioranza, potrebbe accogliere i fuoriusciti del M5S. È d'accordo?
«Sono contrario a chi cambia bandiera dopo le elezioni, figuriamoci prima. Non se ne parla proprio. Se vogliamo cambiare l'Italia dobbiamo cancellare la Fornero, introdurre la flat tax al 15 per cento e approvare la legittima difesa e non certo imbarcare chiunque».

E se il centrodestra non dovesse avere i numeri per governare?
«O c'è un governo di centrodestra chiaro e autonomo che rispetta il programma o si ritorna al voto. Sperando che nessuno cambi idea».

Però c'è chi sostiene che l'ala maroniana della Lega potrebbe sostenere un governo di larghe intese.
«Le correnti le lascio al Pd. Maroni ha fatto bene il governatore della Lombardia, poi ha chiesto di riposarsi e l'abbiamo accontentato. I candidati della Lega sono della Lega, non sono né di Salvini né di Maroni».

La relazione annuale dell'intelligence presentata ieri a Palazzo Chigi sottolinea il rischio di cyber attacchi per condizionare la campagna elettorale. È preoccupato?
«Ho letto la relazione e in un Paese normale la preoccupazione non sarebbero fantomatici messaggi provenienti dalla Russia ma la conferma del fatto che da Algeria e Tunisia continuano ad arrivare criminali. C'è un alto rischio di infiltrazioni terroristiche, se fossi Gentiloni mi preoccuperei di questo».

Ma la Lega ha particolari legami con la Russia?
«Mi fa ridere l'idea che Putin chiami gli elettori di Napoli per dirgli di votare la Lega. Detto questo, mantengo la mia convinzione che le sanzioni contro la Russia siano un'idiozia. Ma la Ue a volta fa scelte idiote».

Un'ultima domanda. Napoli o Juventus per lo scudetto?
«Non voglio portare rogne...

ma già a settembre dissi che avrebbe vinto il Napoli, che gioca il miglior calcio. Da milanista confermo l'auspicio».

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