Bollette elettriche, addio maxi-conguagli: nuove regole, ecco cosa cambia

Bollette elettriche, addio maxi-conguagli: nuove regole, ecco cosa cambia
Bollette elettriche, addio maxi-conguagli: nuove regole, ecco cosa cambia
Martedì 27 Febbraio 2018, 15:40 - Ultimo agg. 21 Luglio, 10:48
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Bollette elettriche, novità in vista. «Nel caso di fatture di energia elettrica con scadenza successiva al primo marzo - comunica l'Arera -, nei casi di rilevanti ritardi nella fatturazione da parte dei venditori o nella fatturazione di conguagli per la mancata disponibilità di dati effettivi per un periodo particolarmente rilevante, il cliente potrà eccepire la prescrizione, passata da 5 a 2 anni, cosiddetta breve e pagare soltanto gli ultimi 24 mesi fatturati». Da marzo non potranno più dunque arrivare conguagli relativi a periodi superiori ai due anni: la nuova regola, stabilita dalla legge di Bilancio, accorcia il periodo che prima era di cinque anni.

A essere precisi in realtà i giorni sono un po' di più. Il calcolo parte, infatti, dal termine in cui i venditori sono obbligati a chiedere un pagamento ossia entro 45 giorni dall'ultimo giorno fatturato.
«Nel caso di ritardo del venditore nel fatturare i conguagli, pur disponendo tempestivamente dei dati di misura di rettifica, per consumi riferiti a periodi maggiori di due anni - spiegano dall'Autorità di Regolamentazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera) - il cliente è legittimato a sospendere il pagamento, previo reclamo al venditore e qualora l'Antitrust (Agcm) abbia aperto un procedimento nei confronti di quest'ultimo, e avrà inoltre diritto a ricevere il rimborso dei pagamenti effettuati qualora il procedimento Agcm si concluda con l'accertamento di una violazione».

«Famiglie e piccole imprese in questo modo saranno maggiormente protette dal rischio di dover pagare le cosiddette 'maxibollette' - sottolineano dall'Arera-, cioè importi di entità molto superiore al consueto, derivanti da rilevanti ritardi dei venditori, ad esempio blocco di fatturazione, rettifiche del dato di misura precedentemente fornito dal distributore e utilizzato per fatturare o perduranti mancate letture del contatore da parte dei distributori, laddove tale assenza non sia riconducibile alla condotta del cliente finale». Spariranno, così, i temuti maxiconguagli.
La stessa regola entrerà in vigore anche per le bollette del gas, ma tra un anno, e dell'acqua tra due.
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