Omicidio Renata Rapposelli, il pm: «Ecco il duplice movente di Simone e Giuseppe Santoleri»

Omicidio Renata Rapposelli, il pm: «Ecco il duplice movente di Simone e Giuseppe Santoleri»
Omicidio Renata Rapposelli, il pm: «Ecco il duplice movente di Simone e Giuseppe Santoleri»
Mercoledì 7 Marzo 2018, 16:17 - Ultimo agg. 17:38
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La chiave di volta che sorregge l'ipotesi omicidiaria e che allo stesso tempo rappresenta un grave indizio a carico di Giuseppe e Simone Santoleri, per il giudice che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare a carico dei due uomini accusati dell'omicidio della pittrice teatina Renata Rapposelli, si troverebbe proprio nella falsità dell'affermazione dell'ex marito di aver accompagnato la donna a Loreto.




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E per il giudice, che condivide l'assunto del pm, le esigenze di custodia cautelare si ravvisano sia nel pericolo di inquinamento probatorio, individuato sia nella denuncia presentata a carico due testimoni con l'obiettivo di intimorirle sia nella volontà espressa solo qualche giorno fa da Simone di rottamare l'auto, secondo il magistrato per evitare eventuali comparazioni compromettenti, sia nella pericolosità sociale dei due che avrebbero agito con scaltrezza e programmato una versione per allontanare da loro i sospetti e nel carattere irascibile e violento di Simone, con alle spalle già una condanna per violazione di domicilio e danneggiamento seguito da incendio.





Comportamento violento confermato anche dalle dichiarazioni della sorella che, ascoltata, ha riferito - scrive il giudice - di un tentativo di avvelenamento posto in essere da Simone nei confronti della madre.





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PER GIP ANCONA UN DUPLICE MOVENTE È un duplice movente quello che il gip di Ancona, nelle 55 pagine dell'ordinanza di custodia cautelare, individua a carico di Simone e Giuseppe Santoleri, rispettivamente figlio ed ex marito di Renata Rapposelli, arrestati ieri, in relazione alla morte della donna, con l'accusa di concorso in omicidio volontario e sottrazione di cadavere. Non vi sarebbero solo questioni economiche, «esplose nel mese di giugno 2017, momento in cui sulla pensione di Santoleri è stata applicata una trattenuta di 200 euro a favore di Rapposelli Renata» e relative anche a tremila euro di arretrati, scrive il gip nell'ordinanza, ma anche, e in primo luogo, «l'astio nutrito da Simone nei confronti della madre, con radici remote, da far risalire all'età adolescente». Aspetti di cui è stato lo stesso Simone a parlare, nel corso di diverse trasmissioni televisive, e che si sarebbero «vicendevolmente catalizzate fino a 'scoppiarè proprio il giorno della visita della Rapposelli a Giulianova ( Teramo)». Il gip di Ancona ha trasmesso gli atti al tribunale di Teramo per competenza territoriale.


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