L'incubo della setta macrobiotica: gli effetti devastanti della dieta imposta dal «maestro»

L'incubo della setta macrobiotica: gli effetti devastanti della dieta imposta dal «maestro»
di Veronica Cursi
Mercoledì 14 Marzo 2018, 12:02 - Ultimo agg. 13:24
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Era arrivata a pesare 35 chili. Faceva fatica persino a camminare. Eppure quella dieta, la dieta Ma.Pi, imposta tutti i giorni dal Maestro Mario Pianesi, capo di un impero dell'alimentazione, oltre 100 fra ristoranti e punti vendita in tutta Italia, doveva essere "miracolosa". Sarebbe stata in grado di guarire persino malattie incurabili per la medicina ufficiale.

Così almeno Pianesi, guru dell'alimentazione, capo della setta macrobiotica smantellata dalla polizia ad Ancona, aveva fatto credere a lei e a tutti i suoi adepti. «I medici tradizionali sono tutti assassini», ripeteva. E invece basta guardare queste foto per capire gli effetti devastanti che quel rigido regime alimentare aveva avuto sul suo corpo. Come questa ragazza che ha avuto il coraggio di denunciare e grazie a cui sono partite le indagini, tante le vittime finite nella setta del noto imprenditore del settore macrobiotico e della sua setta. Schiavizzate, maltrattate, private dei propri soldi, allontante da famiglia e amici, fino ad annullarsi.

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Le indagini della Polizia hanno accertato che il rigido stile di vita imposto dal maestro, attraverso queste diete MA.PI, (dal nome del maestro) in numero di 5 (gradualmente sempre più ristrette e severe) e le lunghe "conferenze" da lui tenute, durante le quali si parlava per ore della forza salvifica della sua dottrina alimentare: tutto volto a plasmare un asservimento totale delle vittime.

L'organizzazzione era capillare:  attraverso i "capizona" e i "capicentri", dislocati in varie parti d´Italia, all'interno dei "Punti Macrobiotici", il "Maestro" riusciva a manovrare a suo piacimento il mondo macrobiotico. Gli adepti venivano convinti ad abbandonare il loro lavoro e in genere ad abiurare la precedente vita e a "lavorare" per l'associazione quale ringraziamento per il messaggio salvifico ricevuto; di fatto si trattava di sfruttamento, costretti a lavorare per molte ore e, nella migliore delle ipotesi, sottopagati. Un incubo durato anni da cui ora sono fortunatamente usciti.

 

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