«Noi genitori, le notti ad aspettare i nostri figli», la lettera di Lory: «In preda all'ansia coi pensieri più assurdi»

Martedì 3 Aprile 2018, 15:08
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Salve sono la mamma di un ragazzo di 21 anni e le mie notti sono state tante scrutando di continuo la cronaca dell'ultima ora dell'Ansa, collegandomi alle telecamere di autostrade, collegandomi su pagine di fb che riportavano scorci di feste... per vedere se riuscivo a vederlo, ormai ero diventata un hacker.

E non vi dico le telefonate a qualsiasi ora della notte a chiunque potesse darmi notizie di mio figlio, che si aveva un telefonino, ma che risultava non raggiungibile o squillava ma senza risposta perché la moda di avere il silenzioso.... era un tam tam di telefonate con tutti gli amici di mio figlio che conoscevo a chiedere scusa sono la mamma di...
mio figlio sta con te ....e sentirsi rispondere “signora no non l’ho visto ma provi a chiamare a.... e riprova con un altro E poi un altro... E ogni notte, anzi mattino, che faceva ritorno ,quando squillava il citofono mi venivano i pensieri più assurdi del tipo di buttargli una pianta in testa dal balcone o di scaraventargli un servizio di piatti da 24 tipo mitraglietta quando varcava la soglia della porta... ma poi quella porta si apriva e la rassicurazione di vederlo sano e salvo mi faceva desistere da ogni tentativo terroristico... e riuscivo solo a dirgli sei uno stronzo! E andavo a letto


Lory
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