«Il progetto della Camera Penale Minorile, che nella versione definitiva sottoporremo al procuratore Cafiero de Raho, segue una logica diversa e mira a indirizzare nei centri polifunzionali, costituiti in ogni Comune a norma dell’art. 12 del Dlgs 272/1989, i minori a rischio, i quali potranno seguire corsi scolastici o di formazione lavorativa nonché attività ludiche e sportive.
Il tutto con invarianza finanziaria - sottolinea Covelli - Ogni struttura, diretta dal responsabile locale dei servizi territoriali, ha il solo compito, in rete con il Tribunale per i Minorenni, di coordinare le istituzioni scolastiche, religiose, sportive, del privato sociale, le realtà commerciali e artigianali esistenti sul territorio, assicurando ai minori una formazione scolastica e lavorativa in base alla legge n. 296/06, che deve fare da contrappeso a quella negativa impartita dal nucleo familiare», conclude Covelli.