Joe Bastianich, contestati redditi per 1 milioni: «Il locale non è un agriturismo»

Jo Bastianich, foto di repertorio
Jo Bastianich, foto di repertorio
Giovedì 12 Aprile 2018, 20:37 - Ultimo agg. 13 Aprile, 10:18
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Boccone amaro per il giudice di MasterChef Italia, Joe Bastianich. Raggiunge quasi il milione di euro la cifra che potrebbe dover restituire al fisco. Al centro della contestazione l'Orsone, il locale di Cividale del Friuli (Udine) aperto dalla società del volto noto del talent show culinario, al quale le Fiamme Gialle contestano redditi non dichiarati, legati all'attività dell'esercizio.

L'accertamento nasce da una verifica fiscale avviata nel 2016 da cui è emerso che, dall'inaugurazione del 6 agosto 2013 fino al 31 marzo 2015, la società di Bastianich avrebbe beneficiato delle agevolazioni fiscali previste per le società agricole. Da allora in poi l'Orsone avrebbe invece mutato la propria ragione sociale da «ristoro agricolo» in esercizio di ristorazione. Ma l'imprenditore italo-americano non ci sta e attraverso il suo legale Maurizio Miculan sostiene che «non c'è nessuna evasione fiscale: Bastianich S.r.l. - spiega Miculan - era ed è una società agricola a tutti gli effetti di legge, come tale ha legittimamente beneficiato di un regime agevolato compatibile con questa natura societaria».

In merito alla contestazione, replica Miculan, «la società, prima ancora dei controlli Ersa e Guardia di Finanza, in ragione delle mutate condizioni di svolgimento dell'attività di ristoro agrituristico, aveva richiesto alle competenti autorità la trasformazione in attività commerciale, cosa che è puntualmente avvenuta nel 2016. Il risultato è che per i due anni di esercizio in cui si è prodotto utile, la Guardia di Finanza è a richiedere maggiori imposte per somme inferiori a 150 mila euro tant'è che la Procura di Udine non ha nemmeno ipotizzato il reato di dichiarazione infedele».

Gli avvisi di accertamento emessi dall'Agenzia delle entrate - impugnati dal legale di Bastianich - saranno oggetto di controversia davanti alla Commissione tributaria provinciale. A far decadere la qualifica di agriturismo - secondo gli accertamenti dei finanzieri - sarebbe stato il mancato rispetto dei vincoli imposti dalla normativa regionale sulla provenienza degli alimenti e l'apertura del locale oltre al limite di 220 giorni autorizzati dal Comune.

Altra contestazione riguarda la segnalazione della Direzione territoriale del lavoro di Udine all'Inail sull'assunzione all' Orsone di personale con contratti agricoli. Anche quest'ultima è stata impugnata davanti al giudice del lavoro di Udine e verrà discussa il 7 giugno.
Archiviato invece un procedimento penale per l'ipotesi di falso ideologico in atto pubblico, contestato a Bastianich e agli amministratori della sua società, per le domande di avvio dell'agriturismo alla Camera di commercio e al Comune.
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