Donald Trump ammette: «Ho pagato Stormy Daniels». Tutta 'colpa' di Rudy Giuliani...

Donald Trump ammette: «Ho pagato Stormy Daniels». Tutta colpa di Giuliani...
Donald Trump ammette: «Ho pagato Stormy Daniels». Tutta colpa di Giuliani...
di Enrico Chillè
Venerdì 4 Maggio 2018, 12:45 - Ultimo agg. 12 Luglio, 09:03
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Rudolph Giuliani, ex sindaco di New York ed esponente di punta del Partito repubblicano degli Stati Uniti, è entrato di recente nello staff di avvocati personali di Donald Trump. L'ultima mossa, però, è sembrata un clamoroso autogol perché è una rivelazione sul caso della relazione con Stormy Daniels che di fatto ha inchiodato il presidente statunitense, che fino a oggi aveva negato categoricamente di aver pagato l'ex pornostar poco prima delle elezioni del 2016.

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Giuliani, infatti, ha confermato a Fox News di essere al corrente di un accordo, stipulato dal legale di Trump, Michael Cohen, e quello della pornostar Stormy Daniels, al secolo Stephanie Clifford: «Si tratta di un accordo di confidenzialità tra due parti, con un rimborso di circa 130mila dollari, avvenuto durante la campagna elettorale di due anni fa. Non so, però, se Trump sapesse tutto, queste sono questioni che vengono affrontate dai team legali, il presidente è una persona troppo impegnata per badare a tutti i suoi affari».

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Le rivelazioni di Giuliani hanno messo con le spalle al muro il presidente Trump, che su Twitter, dove è attivissimo, ha dovuto fare marcia indietro e ammettere il pagamento. «In circostanze del tutto estranee alla campagna elettorale, l'avvocato Cohen ha ricevuto una certa cifra mensile che ha destinato come rimborso in un accordo privato e confidenziale tra due parti» - ha scritto Trump - «Si tratta di un tipo di accordo molto comune tra persone famose e benestanti. In questo caso, però, è stato raggiunto per evitare che la Clifford evitasse di continuare a diffondere accuse false e diffamatorie riguardo una presunta relazione, nonostante avesse già firmato una lettera in cui affermava che non c'era stata alcuna relazione. Prima che la donna e il suo legale lo violassero, questo era un accordo privato che non ha intaccato i fondi per la campagna elettorale o le donazioni dei nostri sostenitori».
 

 

 
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