Reggia di Caserta, rinforzi in arrivo
​dopo il blitz anti-furbetti del cartellino

Reggia di Caserta, rinforzi in arrivo dopo il blitz anti-furbetti del cartellino
di Gigi Di Fiore
Sabato 5 Maggio 2018, 10:25
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Inviato a Caserta

La pioggia a raffica scoraggia anche i più intraprendenti. Tutti a ripararsi nella galleria centrale, il famoso «cannocchiale». Quasi nessuno si avventura nel parco. E c'è la corsa al bar-rosticceria. Così, il grande parco dalle cinque fontane, la cascata, il bacino, il laghetto e i giardini inglesi si svuota in un batter d'occhio. Il giorno dopo l'operazione giudiziaria che ha messo sotto inchiesta sei vigilanti della Reggia di Caserta che, invece di lavorare, facevano altro, ci sono in visita i soliti gruppi di ragazzi delle scuole. Sono quasi 1200, alunni delle elementari e delle medie. Sono tenuti a bada dagli insegnanti, ma c'è bisogno anche degli occhi attenti di chi è pagato per evitare danni al monumento storico, diventato ormai uno dei più visitati d'Italia.

È il giorno dell'inaugurazione della mostra multimediale su Amedeo Modigliani nelle quattro stanze che una volta erano occupate dall'Aeronautica. C'è il direttore Mauro Felicori, che conferma la sua linea dura sui dipendenti che sbagliano e spiega: «Certo che ci occupiamo con cura della sorveglianza della Reggia, ci sono stati casi limite su cui la magistratura, che ha possibilità di controlli più incisivi, è intervenuta con il nostro plauso».

Il giorno dopo, nulla è cambiato rispetto alla routine dei controlli e dei servizi affidati al personale. I turni e i piani di vigilanza, messi a punto dal funzionario dirigente, l'ingegnere Mario Tartaglione, sono quelli abituali per i giorni feriali di una settimana normale. In servizio, ci sono 45 sorveglianti per ognuno dei due turni previsti. Sono distribuiti tra i tre varchi di accesso, gli appartamenti e il parco. Ma, complice la pioggia, all'esterno c'è meno da guardare. Non è sempre così.

Biglietteria, varchi con accesso badge, ingresso parco. Si contano almeno due dipendenti in ognuno di questi luoghi strategici. La Reggia divisa per zone che hanno bisogno di più e meno attenzione. I ragazzi delle scuole entrano con un gran vociare, sono più ordinati i turisti stranieri e quelli che sono arrivati nel bus che collega la Reggia con il porto di Napoli. Sono una trentina, tutti crocieristi. Spiega il dirigente Mario Tartaglione: «Abbiamo una programmazione legata alla singola giornata. Naturale che di domenica, o in particolari giorni festivi, si debba predisporre una vigilanza più intensa. Ma la coperta è quella, dobbiamo fare i conti con un numero di dipendenti esiguo rispetto all'estensione del monumento».

Negli appartamenti, la vigilanza è più attenta. Qui ci sono mobili, oggetti da salvaguardare, con occhiatacce e sgridate da riservare ai maleducati di turno. C'è chi lascia un kleenex sulle finestre, chi non sta attento ai cordoni che separano la camminata dai mobili. Nelle stanze dell'800, basta una persona per stanza. Sono interni più piccoli da guardare. Si vigila che i ragazzi non tocchino nulla e non superino i cordoni separatori per farsi selfie o magari toccare un letto. Si raccomanda attenzione agli insegnanti accompagnatori. Le stanze del 700 hanno bisogno di due persone di vigilanza. Sono locali più grandi e due occhi non bastano. Qualche vigilante è seduto, stare in piedi per tutto il turno non è possibile. È comprensibile e la sedia ci sta.

 

«Siamo al lavoro come tutti i giorni - dice Luigi Mottola, sindacalista della Cisl - Anche quando piove, l'afflusso non si ferma oer fortuna. Il nostro impegno è costante, considerando che in tutto i vigilanti sono 150 e devono alternarsi in tre turni per 24 ore».
Nella galleria centrale i venditori abusivi spuntano come d'incanto. Sono due, a volte tre. Sempre gli stessi. Riescono, nei giorni più reditizi, anche a raggranellare un centinaio di euro. Sempre con la solita mercanzia: guide per la visita, calamite, cartoline, gadget vari. «Come fai a non avere un bel libro sulla Reggia?» chiede uno ai ragazzini che si fermano incuriositi. Arrivano scavalcando accessi poco controllati, il varco Questura è il più esposto. Si intrufolano e i sorveglianti non hanno molti strumenti per metterli fuori, se non invitarli ad andare fuori. E la Reggia sta correndo ai ripari. Alla Prefettura è stato siglato un accordo sperimentale di tre mesi con un'agenzia di vigilanza privata. Sarà attivo tra una settimana. Spiega Mario Tartaglione: «Saremo coadiuvati soprattutto nel limitare l'ingresso ai venditori abusivi e ai malintenzionati. L'accordo sarà messo alla prova nel periodo delicato dei mesi estivi».
Gli abusivi fanno concorrenza allo store ufficiale affidato in concessione alla libreria Colonnese, con guide a basso costo, accompagnate da piccoli oggetti ricordo. Chissà se serviranno a scoraggiarli i vigilantes privati. Sarà sicuramente una mano di dissuasione in più. C'è folla al bar, la pioggia scoraggia la passeggiata nel parco. Ed è proprio lì, all'aperto, che la vigilanza ha più difficoltà a controllare tutto. Facile, come è accaduto il primo maggio, che sfuggano Super Santos e calciatori in erba, o pic-nic sull'erba che producono rifiuti a go-go. Ma, spiega Luigi Mottola: «Sono comunque gli appartamenti i luoghi più delicati, dove occorre una vigilanza ancora più attenta che altrove. Ognuno si assume le proprie responsabilità e diciamo che l'aumento di visitatori non può che farci piacere. Ma la struttura è davvero grande».
Il giorno dopo la notizia dell'inchiesta sui sei dipendenti, c'è un'attenzione maggiore nella vigilanza? Risponde Mario Tartaglione: «È una giornata normale, sotto la pioggia. Abbiamo collaborato con la magistratura, su vicende isolate che risalgono al 2016. Il personale nel complesso risponde con impegno ai compiti delicati che è chiamato a svolgere».
È un giorno dopo, che fa i conti con consuntivi di numeri di visitatori sempre in crescita. Il bilancio di aprile si è chiuso con visite scolastiche per 38600 ragazzi. Sono stati 2150 nel giorno della notizia dell'inchiesta giudiziaria sui due dipendenti della Reggia. Nella galleria centrale si fa fatica a tenere a bada i ragazzi, per fortuna c'è il bar sulla sinistra prima del parco. Lì si riversano in tanti.
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