«Qui nel 2015 è iniziato il percorso 'Il senso del Mattino', prima con il film sul giornale in collaborazione con Giffoni, poi con la serata dedicata a Kauffman e la canzone napoletana. Con il San Carlo c'è un impegno civile condiviso» ha dichiarato Barbano ricordando poi l'attualità della figura di Matilde Serao. «Quello che ha fatto è stato, per l'epoca, leggendario: ha fondato giornali, ha scritto romanzi e novelle, ha sfidato il fascismo, la sua eredità è la cifra del Mattino. Era una borghese che aveva relazioni con tutti, dalla Duse all'ultima popolana, senza pregiudizi. E il Mattino è un giornale di tutti e di popolo, un giornale che si pone in ascolto. In un momento di grande risveglio del protagonismo femminile abbiamo voluto dedicarle una serata tutta al femminile».
Azar Nafisi, racconta Barbano, si è detta entusiasta di venire a Napoli: «È una figura straordinaria e ha molti punti di contatto con la Serao».
Figlia dell'ex sindaco di Teheran e di Nezhat Nafisi, prima donna ad essere eletta al Parlamento iraniano, è stata testimone della rivoluzione islamica e della presa di potere di Khomeini. Dal 1997 vive e insegna negli Usa dove ha scritto in inglese 'Leggere Lolita a Teheran', il romanzo che l'ha consacrata. Il regista Claudio Di Palma ha anticipato i contenuti del gala al San Carlo che sarà aperto da Lina Sastri, protagonista nei panni della Serao di un corto realizzato dai giovani filmaker di Giffoni Experience. «Napoli senza il Mattino non sarebbe Napoli - ha detto la Purchia - siamo felici di accogliere questa serata schierando le nostre forze migliori, l'orchestra e tre soprani di origini campane». Barbano consegnerà il 31 maggio a Carinola anche il premio Serao di giornalismo a Lucia Goracci, inviata del Tg3 Rai.