Napoli, schiaffo all'insegnante delle medie: tredicenne sospeso

Napoli, schiaffo all'insegnante delle medie: tredicenne sospeso
di Melina Chiapparino
Giovedì 17 Maggio 2018, 07:30 - Ultimo agg. 12:23
3 Minuti di Lettura
Uno schiaffo violento contro l'insegnante, la caduta e il ricovero in ospedale. Questi i fatti accaduti, ieri mattina, tra le mura dell'Istituto comprensivo Rodari-Moscati di Miano, periferia settentrionale di Napoli spesso ferita da criminalità e violenza. Stavolta però non c'è nessun bullo, e nemmeno uno studente particolarmente difficile, anche se il gesto compiuto in classe da un 13enne ha sorpassato ogni limite causandone la sospensione immediata fino alla fine dell'anno. Alle 11,30 di ieri, la giornata nel plesso in via Lombardi che accoglie le classi medie, trascorreva normalmente tra lezioni e preparazioni per le prove Invalsi. Uno degli studenti di terza, però, aveva manifestato con una certa insistenza la volontà di trascorrere parte della lezione con la docente di sostegno che assisteva un suo compagno disabile e che, a quell'ora, si trovava in un'altra classe. Lo studente però non aveva diritto a quel sostegno e soprattutto nessuna necessità di avere una assistenza speciale dal punto di vista didattico e educativo.
 
Probabilmente - secondo il parere di alcune insegnanti - lo studente aveva solo voglia di uscire dall'aula e saltare la lezione. Dopo alcuni dinieghi da parte della docente che non gli ha permesso di lasciare l'aula, il 13enne ha attuato il suo piano. È rimasto tranquillo per un po' fino a quando non ha chiesto di andare in bagno. Una volta uscito dall'aula, il ragazzino si è recato nella classe dove c'era la 47enne che si occupa del sostegno e segue vari bambini della scuola. In un primo momento, la docente ha cercato di allontanare l'alunno con delicatezza, spiegandogli che doveva tornare dai suoi compagni e che ci sarebbero state altre occasioni per ritrovarsi tutti assieme in aula. Il ragazzino però si rifiutava di andar via scatenando anche il malumore da parte della classe. A quel punto, prima che la confusione prevalesse sulla lezione, l'insegnante di sostegno ha accompagnato lo scolaro verso l'uscita, cercando di calmarlo nonostante le sue insistenze. Quando la porta dell'aula si è chiusa, il minore ha nuovamente cercato di aprirla ed è stato allora che la 47enne si è presa un ceffone ed è caduta a terra. La donna è rimasta tramortita per qualche istante e il personale docente ha immediatamente allertato la direzione dell'istituto. Il bambino è stato allontanato dal plesso e consegnato alla mamma. Il ragazzino, subito dopo aver visto l'insegnante cadere, si è spaventato e ha spiegato che non voleva colpire l'insegnante. Il minore ha detto che, con la porta semichiusa, ha agitato il braccio per infastidire gli studenti che in quel momento si erano alzati e si trovavano dietro la porta, urlandogli contro di andare via. La donna è stata accompagnata dall'ambulanza del 118 al pronto soccorso del Cto, ai Colli Aminei, dove i medici le hanno riscontrato un trauma cranico minore ritenendo necessario il ricovero nel reparto di osservazione.

Solidarietà e vicinanza alla docente sono state manifestate sia dalla preside dell'Istituto, Giuseppina Marzocchella, che dal presidente della VII Municipalità, Maurizio Moschetti che ha sottolineato quanto «sia importante sostenere le attività delle scuole in materia di prevenzione delle devianze minorili». «Siamo vicini alla docente e conosciamo quanto la scuola Rodari-Moscati sia impegnata sul fronte della legalità, della lotta a qualsiasi forma di prevaricazione e bullismo - conclude - sul nostro territorio non ci sono fondi ma come municipalità siamo costantemente impegnati in progetti che coinvolgono le scolaresche come il torneo di calcio a Secondigliano».
© RIPRODUZIONE RISERVATA