Napoli si riprende il Salone del libro, ed è subito boom

Napoli si riprende il Salone del libro, ed è subito boom
di Giovanni Chianelli
Venerdì 25 Maggio 2018, 10:58
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Buona, anzi ottima la prima. Duemila ingressi, tanti stand (110 quelli annunciati), volti del mondo della cultura e delle istituzioni. Il caldo e gli spazi, che essendo storici non potevano che essere sacrificati, e il prezzo del biglietto (4 euro al giorno, abbonamento per tutta la rassegna 8) non hanno scoraggiato l'affluenza. Così l'esordio della neonata «Napoli città libro», il nuovo salone dell'editoria che riprende il filo spezzato nove anni fa con «Galassia Gutenberg», fa ben sperare. Lo dicono tutti, a partire da Francesco Durante, direttore artistico: «Affluenza oltre le più rosee aspettative. Arriveremo quasi a temere l'afflusso del week end ma sono timori da augurarsi».
 

Alle cinque arrivano le autorità e le notizie sono subito promettenti, per le sorti dell'editoria campana: «Stiamo stanziando dieci milioni per la filiera. Arriveranno l'anno prossimo« dichiara il governatore Vincenzo De Luca, solcando l'ingresso di San Domenico Maggiore. In una scena inedita stringe la mano a Luigi De Magistris che subito gli fa eco: «Abbiamo appoggiato da subito il comitato Liberarte in questa iniziativa. Vogliamo che Napoli si riprenda ciò che è suo e liberi energie per il resto d'Italia», ha detto il primo cittadino.

Un giro tra gli stand, posti al piano superiore del complesso, conferma gli entusiasmi. «Sembra un vero salone» dicono gli organizzatori in coro, quasi ci stessero credendo adesso che le cose sono fatte. Gente che gira, compra volumi e gadget, si chiede qual è l'evento da seguire. Sono tanti, da subito prestigiosi e di contenuto.
Durante il taglio del nastro, infatti, alla presenza di sindaco e governatore, oltre che degli editori promotori Rosario Bianco, Diego Guida e Alessandro Polidoro, il direttore del centro di produzione Rai Francesco Pinto ha letto un appello per contrastare la decisione del Miur di indicare, come riferimenti istituzionali, solo alcuni protagonisti della letteratura italiana del 900. «Mancano autori del Sud come Eduardo, Alfonso Gatto e Salvatore Quasimodo, e donne come Grazia Deledda e Alda Merini», L'appello vede Alberto Angela e Maurizio De Giovanni come primi firmatari.

Subito dopo il forum di apertura «La cultura salverà il Mezzogiorno? Un paese diviso investe sulle nuove generazioni». I giornalisti Néstor Pongutá Puerto, Antonio Olivié, Viktoria Somogyi hanno intervistato il sindaco di Matera (capitale europea della cultura 2019) Raffaello Giulio De Ruggieri, l'assessore alla cultura del Comune di Palermo (capitale italiana della cultura 2018) Andrea Cusumano e di nuovo De Magistris («Chi investe sulla cultura promuove la persona e solo dopo il denaro»).

A seguire il convegno «Gli occhiali del giurista e le lenti della letteratura», con Giovanni Melillo, procuratore capo della Repubblica di Napoli, organizzato dal Premio Napoli. Il direttore Domenico Ciruzzi: «Sarebbe stato più comodo ospitare il convegno in Fondazione, a Palazzo Reale. Ma abbiamo voluto farlo qua come gesto di sostegno a questa kermesse che nasce ora».

E via così: il magistrato Nicola Graziano ha presentato il suo Matricola zero zero uno, Enrico Deaglio ha parlato di Patria. 1967-1977, seconda puntata della sua personalissima storia d'Italia a ritroso: «Fantastico tornare a Napoli per me che vivo a San Francisco. Presento un volume su un decennio cruciale, mi piace parlarne il primo giorno di una manifestazione nuova in una città che è stata al centro della storia che racconto».

Gli stand offrono anche spettacolo, con Gigi e Ross davanti allo stand dell'associazione San Bonaventura. Durante è felice: «Meglio di così non si poteva partire. Premiata la scelta di stare al centro storico. Ovvero, nello stesso ambiente dove San Tommaso d'Aquino studiava e scriveva, a pochi metri dalla casa di Benedetto Croce. Pensiamo a un futuro roseo per questo salone».

E in serata emozione sincera alla Thomas Dane Gallery, in via Crispi, per «Back Home / Gustaw Herling», evento in occasione della nuova edizione di «Un mondo a parte» di Gustaw Herling (Mondadori): con il curatore Francesco Cataluccio, a dare il bentornato a casa allo scrittore polacco - siamo a Villa Ruffo, dove lui visse e c'è ancora il suo studio - la figlia Marta, Titti Marrone e, per delle letture applauditissime, Andrea Renzi.
Oggi si continua con la seconda delle quattro giornate del Salone di Napoli.
 
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