Migranti, scontro tra Italia e Francia. Conte: «Senza scuse di Macron non parto». Tria cancella la visita a Parigi

Migranti, scontro tra Italia e Francia. Conte: «Senza scuse di Macron non parto». Tria cancella la visita a Parigi
Migranti, scontro tra Italia e Francia. Conte: «Senza scuse di Macron non parto». Tria cancella la visita a Parigi
Mercoledì 13 Giugno 2018, 14:10 - Ultimo agg. 20:03
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Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, ha annullato l'incontro con l'omologo francese Bruno Le Maire, in programma oggi a Parigi. La decisione del ministro italiano arriva dopo gli ultimi sviluppi legati alla vicenda migranti che ha gelatiole relazioni tra Italia e Ferancia. Confermata invece la visita a Berlino, in agenda domani, per un primo colloquio con il collega tedesco Olaf Scholz. I due mionistri si sono sentiti al telefono e «hanno concordato di vedersi nei prossimi giorni».

Conte:
«Senza scuse di Macron resto a Roma». «Nessun dubbio: senza un chiarimento e le scuse di Macron all'Italia io resto a Roma. Non ho il minimo tentennamento, chi sbaglia -chiunque esso sia- deve chiedere scusa, prima che a me all'Italia. Abbiamo salvato milioni di vite umane, l'Europa tutta deve tenerlo a mente». Giuseppe Conte, raccontano fonti governative all'Adnkronos riportando le parole del premier, è deciso, con il sorriso sulle labbra spiazza i suoi: su Parigi è irremovibile. Ieri, viene raccontato, avrebbe messo in dubbio il bilaterale con Emmanuel Macron vincendo le resistenze di chi, tra i suoi consiglieri più stretti, temeva l'incidente diplomatico. E anche dietro la decisione del ministro dell'Economia Giovanni Tria di annullare la trasferta in Francia ci sarebbe il suo zampino. I due avrebbero deciso insieme di cancellare il volo, in programma alle 14, del responsabile dell'Economia. Il premier attende le scuse: se non arriveranno nell'arco della giornata, il vertice verrà considerato annullato.

La replica della Francia. «La visita del ministro dell'Economia Giovanni Tria è stata cancellata su richiesta degli italiani e ce ne rammarichiamo. C'erano molti temi importanti da discutere con il ministro Tria in particolare in vista del Consiglio europeo di fine giugno». Così all'Adnkronos un portavoce del ministero dell'Economia francese dopo la cancellazione dell'incontro tra Tria e l'omologo francese. «Speriamo che questo incontro» con Tria «possa avvenire al più presto possibile», sottolinea ancora. E sulle scuse attese dal governo italiano l'Eliseo precisa: «La Francia non ha ricevuto nessuna informazione della presidenza del Consiglio italiana su una richiesta di scuse o su un possibile annullamento della visita di Giuseppe Conte».

E Macron insiste. «Chi cerca la provocazione? Chi è che dice 'io sono più forte dei democratici e una nave che vedo arrivare davanti alle mie coste la caccio vià? Se gli do ragione, aiuto la democrazia? Non dimentichiamo chi ci sta parlando e chi si rivolge a noi. Non lo dimentichiamo perché anche noi abbiamo a che fare con gli stessi...». Lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, parlando in Vandea del caso Aquarius e della polemica con l'Italia, senza però mai nominare il ministro Matteo Salvini.


Da Parigi assicurano che la Francia tiene alla cooperazione con Roma sul tema dell'immigrazione. A dichiararlo è stato il ministero degli Esteri francese. Mentre monta l'incertezza anche sull'incontro previsto tra il presidente francese Emmanuel Macron e il premier Giuseppe Conte venerdì prossimo a Parigi, il Quai d'Orsay assicura di essere «perfettamente cosciente del carico che la pressione migratoria fa pesare sull'Italia e degli sforzi che quel paese assicura». «Beninteso nessuna delle dichiarazioni fatte dalle autorità francesi lo ha mai rimesso in causa, così come la necessità di coordinarci strettamente tra europei», ha dichiarato un portavoce. C'è necessità di arrivare rapidamente ad un accordo sulla riforma del regime di asilo europeo. «È il senso del lavoro che vogliamo portare avanti con i nostri partner italiani nei prossimi giorni e che sarà naturalmente al centro del colloqui previsti venerdì tra il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio italiano».

Ma dalla Francia non arriano solo critiche. Ma anche sostegno.  «L'Italia è da anni di fronte a un afflusso massiccio di migranti e l'Europa non l'ha aiutata abbastanza», dice la ministra degli Affari europei francese, Nathalie Loiseau, durante il question time del governo all'Assemblea nazionale. «Dobbiamo fare molto di più - ha aggiunto la Loiseau - Rivedere le regole di Dublino, rafforzare il controllo alle frontiere esterne dell'Ue, rafforzare Frontex e lottare più efficacemente contro i passeur».


Matteo Salvini. «Il Paese è con me...», conferma la sua posizione sulla questione migranti Matteo Salvini lasciando a piedi il Senato dopo l'intervento sul caso della Ong Aquarius, e avvaindosi a passo veloce verso palazzo Chigi per il giuramento del 'sottogoverno'. Il ministro dell'Interno dice che la gente lo sostiene nella 'linea dura' sui migranti. Senza giacca e cravatta («ragazzi, fa caldo...»), in camicia bianca e cellulare incollato all'orecchio, il vicepremier si ferma a fare selfie 'volanti'. «Il popolo è con me sulla vicenda Aquarius, a giudicare da quello che ho visto dal Senato a palazzo Chigi», assicura e aggiunge: «Dalle espressioni di simpatia di camionisti, baristi e autisti di taxi credo che il Paese sia con me».

«Macron passi dalle parole ai fatti e domani mattina accolga i 9mila migranti che si era impegnato ad accogliere», aveva tuonato nell'aula del Senato poco prima nell'informativa sul caso Aquarius, sottolineando che la Francia ha accolto solo 340 dei 9.816 migranti che dovevano essere ricollocati in tre anni. «La Francia ci dice che siamo cinici - ha aggiunto - ma dal 1 gennaio al 31 maggio ha respinto alle frontiere 10.249 persone, comprese donne e bambini disabili». «Il mio obiettivo è arrivare nelle prossime settimane a un taglio - aveva anche preciato in tema di spese di gestione quotidiana per ciascun migrante - Diciamo che si può fare lo stesso spendendo parecchio di meno. La cifra del taglio? Secondo me almeno una decina di euro si possono limare...». Così Matteo Salvini risponde quando gli chiedono quale sia la possibile riduzione al contributo quotidiano di 35 euro offerto per ogni immigrato per l'accoglienza.

«Non voglio - ha aggiunto Salvini - che bambini vengano messi su un gommone e muoiano nel Mediterraneo perchè qualcuno li illude che in Italia c'è lavoro e casa per tutti. Sono stufo». Per quanto riguarda la Spagna, «ringrazio il buon cuore del presidente Sanchez. Mi auguro e spero che eserciti la sua generosità anche nelle prossime settimane, avendo spazio per farlo». Salvini ha ricordato poi che l'Italia accoglie 170mila migranti e la Spagna 16mila. Se i francesi avranno l'umiltà di chiedere scusa amici come prima, e si lavora nell'interesse di tutti, però insulti da parte di chi respinge e chiude i porti non li accettiamo».


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Tornando alla "crisi" Italia-Francia, la Farnesina ha convocato l'ambasciatore francese dopo le dichiarazioni del presidente Emmanuel Macron, che ieri aveva gridato al «cinismo e irresponsabilità» da parte dell'Italia, secondo quanto riferito dal portavoce Griveaux. La posizione del governo italiano sui migranti «è da vomitare», aveva attaccato il portavoce del partito di maggioranza francese En Marche. 

Data l'assenza a Roma dell'ambasciatore di Francia in Italia, Christian Masset, il ministro Enzo Moavero Milanesi ha ricevuto l'Incaricata d'Affari, Claire Anne Raulin. «Il Ministro degli affari esteri - rende noto la Farnesina - ha comunicato che il Governo italiano considera inaccettabili le parole usate nelle dichiarazioni pubbliche rese nella giornata di ieri a Parigi, anche a livello governativo, sulla vicenda della nave Aquarius». 

Intanto la nave Aquarius, con a bordo 629 persone è in viaggio verso Valencia, dopo l'offerta del governo spagnolo, scortate da navi italiane.

Quattro donne incinte che si trovavano sulla nave sono state portate ieri a Lampedusa. Macron ha reso omaggio al coraggio della Spagna sul caso dell'Aquarius respinta dai porti italiani: è quanto riferito sempre dal portavoce. «Se una nave avesse la Francia come costa più vicina - ha spiegato - potrebbe attraccare» in Francia perché «questo è il diritto internazionale».

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