Per il resto, il gruppo va avanti sulla campagna-consolidamento. «Puntiamo a rilevare 180mila contatori aggiuntivi «entro la fine del 2019», speiga lo stesso Gallo presentando il nuovo piano agli analisti. «Abbiamo speso 150 milioni per acquisire 70mila contatori tra il 2017 e il 2018 - indica - e puntiamo ad acquisirne altri 110mila investendo 250 milioni di euro».
Nei prossimi mesi, invece, è previsto il consolidamento di Toscana Energia, oggi posseduta al 48,8%, di cui Italgas punta a «salire sopra il 50%». Il punto, secondo Gallo, è sfruttare la «posizione di vantaggio di Italgas», che possiede il 34,4% dei contatori. «Grazie alla dimensione della rete - aggiunge - e alla nostra presenza ovunque, possiamo raggiungere importanti economie di scala», mentre in Italia «l’industria è molto frammentata, con il 21,9% dei contatori in mano a un numero troppo elevato di operatori». In questo contesto, secondo Gallo «il consolidamento è vantaggioso per tutti, per gli operatori, gli azionisti e i clienti finali». Gallo prevede poi la conclusione delle 177 gare d’ambito (Atem) entro il 2023, ultimo anno del Piano«, mentre la Sardegna, recente acquisizione di Italgas, «che ci ha aperto le porte per nuovi investimenti per contribuire alla metanizzazione della Regione». Il potenziale «è molto alto - conclude - e vogliamo giocare un ruolo significativo».