Tim dovrà garantire scelte di politica industriale coerenti con gli interessi generali del Paese in materia di innovazione, sviluppo digitale e sicurezza delle reti, dovrà valorizzare, innovare, difendere e sviluppare l’infrastruttura di rete nazionale, garantendone l’apertura con una nuova regolamentazione che garantisca le pari opportunità per tutti gli operatori del settore». I lavoratori, commenta Giorgio Serao della segreteria nazionale Fistel Cisl, «hanno a larghissima maggioranza apprezzato il lavoro fatto dalle organizzazioni sindacali confederali che ha portato al ritiro della cigs (cassa integraziogne guadagni straordinaria che Tim avrebbe usato per ristrutturare, ndr) e all’utilizzo dei contratti di solidarietà e uscite volontarie ex articolo 4 della legge Fornero». Ora, prosegue il sindacalista, «bisogna verificare che Tim mantenga gli impegni assunti a partire dai processi di internalizzazione e riqualificazione del personale alla contrattazione di secondo livello». Inoltre «con il governo bisogna affrontare le questioni del perimetro industriale di Tim, la separazione della rete, la difesa dei livelli occupazionali e la stabilità della governance per rilanciare la più grande azienda italiana di innovazione e digitalizzazione».
Tim, sì dei dipendenti all'accordo sulla solidarietà
Lunedì 18 Giugno 2018, 16:59
- Ultimo agg.
19 Giugno, 14:53
2 Minuti di Lettura
Arriva l’ultimo sì all’accordo sulla solidarietà per circa 30mila dipendenti al fine di gestire 4.500 esuberi individuati da Telecom Italia. È terminata la consultazione dei lavoratori che hanno dato, secondo Radiocor, il loro via libera all’accordo firmato da sindacati e azienda l’11 giugno che prevede anche il ricorso ai prepensionamenti ex legge Fornero. Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil hanno dunque comunicato a Tim «formalmente il positivo scioglimento della riserva sul verbale di accordo che, pertanto, è pienamente efficace. Contestualmente, l’accordo aziendale sottoscritto» e i «relativi verbali, vengono anch’essi positivamente validati dalla consultazione dei lavoratori». I voti dei dipendenti favorevoli sono stati 15.650, 671 contrari e 626 astenuti. A questo punto i sindacati ritengono fondamentale ribadire «dopo questo ennesimo atto di responsabilità nel sottoscrivere un importante accordo di tenuta, la necessità del consolidamento del patrimonio industriale e professionale dell’intero perimetro del gruppo Tim, della sua rete, dei suoi asset». A tal proposito le sigle giudicano «necessario e urgente un diverso e più incisivo ruolo del governo e in questo senso registrano positivamente la disponibilità del Ministro» Di Maio «all’apertura di un tavolo di confronto sul futuro di Tim che auspicano si possa concretizzare quanto prima.
© RIPRODUZIONE RISERVATA