Il Papa affida la cassaforte a mons. Galantino, gestirà l'immenso patrimonio immobiliare

Il Papa affida la cassaforte a mons. Galantino, gestirà l'immenso patrimonio immobiliare
di Franca Giansoldati
Martedì 26 Giugno 2018, 13:33 - Ultimo agg. 27 Giugno, 16:08
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Città del Vaticano - Cambio ai vertici dell'Apsa, la cassaforte vaticana. Papa Francesco ha accolto la rinuncia presentata per raggiunti limiti di età dal cardinale Domenico Calcagno, finora presidente dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (Apsa), e ha chiamato a succedergli monsignor Nunzio Galantino, Segretario Generale della Cei. La promozione per Galantino circolava da qualche tempo a dimostrazione del legame di assoluta fiducia che c'è con Papa Bergoglio; un legame che si è cementato moltissimo in questi anni. Il Papa ha voluto affidare la cassaforte d'Oltretevere non solo ad una persona specchiata ma ad un vescovo fuori dagli schemi che condivide la medesima visione sulla gestione dei beni ecclesiali. Il compito che spetterà a Galantino è di riuscire a mettere mano a tante zone grigie nella gestione del patrimonio immobiliare che più volte sono state segnalate alla Segreteria dell'Economia e sono state all'origine di tanti scontri tra Calcagno e l'allora prefetto Pell. Il patrimonio immobiliare del vaticano è immenso e, forse, non sempre gestito con i criteri di carità che sono diventati la bandiera del pontificato di Francesco. Chissà se una percentuale di questi immobili verranno in futuro destinati alle famiglie dei migranti o dei più poveri e non sempre agli amici degli amici.  

La scorsa settimana il Papa aveva anticipato all’agenzia Reuters l'intenzione di mettere mano al settore degli immobili: «Un problema che mi preoccupa tanto è che non c’è chiarezza negli immobili. Ci sono tanti immobili pervenuti per donazione, o acquisto. Si deve andare avanti con una chiarezza. Questo dipende dall’Apsa. Sto studiando i candidati con un atteggiamento più rinnovato: serve una persona nuova dopo tanti anni. Calcagno conosce bene il funzionamento, ma forse la mentalità deve essere rinnovata».

Subito dopo l’annuncio della promozione per Galantino il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, ha spiegto che si tratta di un grande atto di stima e di fiducia. 
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