Josè Vicente Quirante cicerone d'eccezione del finissage della mostra «Tomasi»

Finissage a Palazzo Reale mostra "Tomasi di Lampedusa"
Finissage a Palazzo Reale mostra "Tomasi di Lampedusa"
di Vincenzo Aiello
Lunedì 9 Luglio 2018, 17:01
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Domani - 10 luglio - (ore 11.30) appuntamento all'ingresso principale di Palazzo Reale per una visita guidata alla mostra "Giuseppe Tomasi Di Lampedusa (1896-1957): un lettore europeo" in compagnia di un cicerone d’eccezione: Josè Vicente Quirante, già direttore del Cervantes partenopeo, in Città per l’occasione.

“Vi mostrerò tutti i segreti di un materiale unico che il giorno dopo tornerà a Palermo – dice Quirante. Venite a scoprire la passione del principe siciliano per i Pickwick papers, per lo Shakespeare di “Misura per misura”, per lo stile di Montaigne e la capacità di Stendhal di riassumere un'intera notte d'amore con un punto e virgola, il suo gusto per la poesia barocca di Gongora, ricca quanto i marmi commessi siciliani. La biblioteca di un lettore formidabile che ci ricorda cos'è l'Europa: non solo finanze ma ospitalità della cultura; una mostra che racconta l'accoglienza generosa della grande letteratura, oggi più necessaria che mai”.

Nella Sala d'Ercole del Palazzo Reale a Napoli termina la mostra “Tomasi di Lampedusa (1896-1957). Lettore europeo" dove studenti preparati hanno mostrato ad un cenno dei visitatori il percorso umano e professionale di lettore – eppoi negli ultimi anni di vita di scrittore – di Giuseppe Tomasi di Lampedusa autore de “Il Gattopardo” e de “La sirena". La mostra organizzata dall'ex direttore del Cervantes partenopeo Josè Vicente Quirante Rives e dal figlio adottivo del Nostro, con una serie di pannelli esplicativi ci ha raccontato il percorso formativo ed elitario di Tomasi, che tra Palermo e Palma di Montechiaro crebbe in un suo aureo isolamento, frequentando i classici inglesi e francesi, lettore selvaggio ante litteram. Negli ultimi anni della sua vita riprese vigore umano e letterario formando giovani come Orlando, mentre il dialogo con il cugino, il poeta Lucio Piccolo, lo convinse che anche lui avrebbe potuto scrivere. Molti visitatori – non ci sarebbe bisogno di una seconda edizione della mostra? – ed una mancanza: quella di un catalogo. A questo bug tenta di dare ora una soluzione l'editore-libraio Raimondo Di Maio che ha lanciato una sottoscrizione inter amicos per un'edizione di 200 cataloghi sul modello della Forni di Bologna. Per chi è interessato può rivolgersi alla sede della libreria Dante,&Descartes di Di Maio a Via Mezzocannone. Speriamo resti anche un bel catalogo di questa mostra raffinata e colta che meriterebbe altri visitatori attenti.
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