Migranti, Salvini vede Seehofer: asse Italia-Germania, frontiere protette

Migranti, Salvini vede Seehofer: asse Italia-Germania, frontiere protette
Migranti, Salvini vede Seehofer: asse Italia-Germania, frontiere protette
Mercoledì 11 Luglio 2018, 23:02 - Ultimo agg. 12 Luglio, 09:59
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In serata Salvini è volato ad Innsbruck per partecipare alla prima riunione della presidenza austriaca di turno dell'Ue. Ha incontrato il collega tedesco, il 'falco' Horst Seehofer e al termine ha parlato di asse Italia-Germania. Al centro del colloquio il tema migranti. Con Berlino, ha sottolineato, «abbiamo obiettivi comuni: meno sbarchi, meno morti, meno immigrati».

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Quanto alla spinosa questione dei movimenti secondari, cioè dei migranti registrati in Italia che Germania, Austria ed altri Paesi vorrebbero rimandare indietro, il ministro è stato netto: «Abbiamo chiesto ed ottenuto supporto per presidiare le frontiere esterne, intervenire in Libia, spendere soldi in Africa, ridurre il numero delle partenze e delle richieste di asilo e suddividere coloro che sbarcano in Italia. Una volta ottenuto il controllo delle frontiere esterne siamo disposti a ragionare sui movimenti interni in Europa».

Ribadita inoltre la richiesta di cambiare le regole della missione Sophia, «che ha portato in Italia 45mila migranti. Ne parleremo già la prossima settimana». Giovedì ci sarà la riunione dei ministri Ue, preceduta da un incontro trilaterale di Salvini con lo stesso Seehofer ed il collega austriaco Herbert Kickl e da un bilaterale con il francese Gerard Collomb.

«Prima di accettare in Italia un solo immigrato vogliamo che l'Europa protegga le frontiere: su questo l'asse italo tedesco si farà sentire», ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini al termine dell'incontro bilaterale col collega tedesco Horst Seehofer. «Abbiamo chiesto ed ottenuto - ha aggiunto - supporto per presidiare le frontiere esterne, intervenire in Libia, per spendere soldi in Africa, per ridurre il numero delle partenze e delle richieste di asilo e suddividere coloro che sbarcano in Italia. Una volta ottenuto il controllo delle frontiere esterne siamo disposti a ragionare sui movimenti interni in Europa».

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