Da Torre del Greco a Qualiano, tre morti napoletani nella tragedia del Pollino

Da Torre del Greco a Qualiano, tre morti napoletani nella tragedia del Pollino
di Francesca Raspavolo
Martedì 21 Agosto 2018, 11:07 - Ultimo agg. 18:39
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Come già accaduto per la sciagura del crollo del Ponte Morandi a Genova - costato la vita a quattro ragazzi di Torre del Greco, una ragazza di Somma Vesuviana e un uomo di Casalnuovo - anche questa tragedia diventa campana, con tre vittime originarie della Campania morte nell'esondazione del Riganello a Reggio Calabria. 

Dolore a Torre del Greco che piange Immacolata Marazzo, 40 anni, avvocato, moglie di Giovanni Sarnataro, anche lui avvocato, e madre di due bambini di 12 e 10 anni.

Lacrime anche a Qualiano, città di cui erano originari Carmen Tammaro e Antonio Santopaolo, marito e moglie, entrambi deceduti nel dramma della piena al Parco del Pollino: lasciano due figliolette di 10 e 12 anni, che sono state salvate e resteranno orfane.
 

 

Le due famiglie - una di Torre del Greco, l'altra di Qualiano - erano amiche e da qualche giorno erano insieme in vacanza in Calabria. Durante i drammatici momenti dell'esondazione del torrente, si trovavano proprio nella gola del Raganello per un'escursione. Immacolata Marrazzo, Carmen Tammaro e Antonio Santopaolo si erano distaccati dal resto del gruppo: il loro desiderio di avventura gli è stato fatale. 
 

Per le vittime il cordoglio delle istituzioni. Il sindaco di Torre del Greco, Giovanni Palomba ha scritto su Facebook: «La tragedia del Pollino è diventata la tragedia di Torre del Greco: siamo addolorati, siamo ancora lacerati dal dolore per le vittime di Genova. Ci siamo già in contatto con la famiglia Sarnataro-Marrazzo, cui ci stringiamo: siamo a loro disposizione per conforto, aiuto materiale e umano».

Commosso Raffaele De Leonardis, primo cittadino di Qualiano: «Esprimo, a nome mio e di tutta l'amministrazione qualianese, il più profondo cordoglio per le vittime e la vicinanza alle loro famiglie, con cui ci siamo già messi in contatto per assicurare tutto il supporto morale e materiale di cui ci sarà bisogno».
 
 

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