Ischia, tasse di soggiorno sparite: verso il processo nove albergatori

Ischia, tasse di soggiorno sparite: verso il processo nove albergatori
di Massimo Zivelli
Sabato 25 Agosto 2018, 08:30
2 Minuti di Lettura
ISCHIA - Conti correnti sequestrati e una accusa, quella di peculato, che è davvero pesante. Sono al momento 9 gli albergatori di Forio che compaiono nella blacklist di Procura e Guardia di Finanza per aver sottratto tra il 2014 e il 2017 alle casse dell'erario circa 250mila euro derivanti dal pagamento della tassa di soggiorno. Un reato penale della massima gravità quello che avrebbero commesso gli indagati, in quanto nella loro qualità di agenti contabili in nome e per conto dell'Agenzia delle Entrate saranno giudicati non già come privati cittadini che hanno distratto oppure omesso di versare un tributo, ma come pubblici ufficiali accusati di aver utilizzato le tasse raccolte per fini privati o personali. I provvedimenti portano la firma del gip Vincenzo Caputo. L'accertamento è durato più di un anno; la raffica di provvedimenti cautelari allunga la lista di quanti sull'isola già in anni precedenti avevano omesso di trasferire l'incasso derivante dalla tassa di soggiorno alle tesorerie comunali.
 
Un vizio tutto ischitano, quello di procrastinare ogni oltre ragionevole e consentito limite i versamenti delle tasse. Un segnale che però conferma lo stato di precaria salute di una imprenditoria sommersa dai debiti e non riesce o non vuole onorare le scadenze di legge. E così talune aziende non pagano o pagano con forte ritardo i contributi ai dipendenti, altre omettono di pagare tasse e tributi. Ma l'inciampo sulla tassa di soggiorno è di quelli davvero fatali, considerato che configura un reato come il peculato. La gran parte degli indagati è formata dai legali rappresentanti di alberghi del gruppo Cast Hotels. Al di là degli importi contestati, c'è da precisare che secondo l'interpretazione giurisprudenziale corrente ad ogni singola riscossione della tassa di soggiorno scatta il reato. Chi ha omesso di versare ad esempio 10mila quote di tassa di soggiorno ha in pratica commesso ben 10mila volte lo stesso reato.

I nomi resi pubblici dalla Procura sono quelli di Salvatore di Carlo, Aatloukalova Zdenka, Balestriere Gabriele, William Shaun e Michael Desmond, Salvatore Calise, Bartolomeo Regine, Giovanni Economico, Giovanni Castiglione e Castiglione Aniello. Gli accertamenti della Guardia di Finanza sono stati condotti in collaborazione con il personale dell'ufficio Tributi del Comune di Forio, che ha dovuto calcolare, a fronte delle presenze registrate negli alberghi, gli importi sottratti all'Erario, divisi per fascia di esazione e detratti dalle esenzioni previste per legge. Sul medio periodo gli indagati che si professano tutti estranei alle contestazioni dovranno affrontare il giudizio e difendersi dalla pesante accusa di peculato. Nell'immediato, con il sequestro dei conti correnti, le aziende dovranno affrontare grosse difficoltà nella gestione ordinaria delle attività.
© RIPRODUZIONE RISERVATA