Gianfranco Gallo sulla «stesa» a Forcella: «Dove sono i napoletani che inneggiano a Salvini?»

Sullo sfondo Gianfranco Gallo, in primo piano il suo post pubblicato su Facebook
Sullo sfondo Gianfranco Gallo, in primo piano il suo post pubblicato su Facebook
di Gennaro Morra
Martedì 4 Settembre 2018, 13:12
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«Un'altra "stesa" a Forcella, per poco non ci è scappato il morto. Dove sono i napoletani che inneggiano a Salvini quando si tratta di "cacciare" gli extracomunitari? Cacciare la Camorra no?». Con queste parole polemiche inizia il post pubblicato dall’attore Gianfranco Gallo sul suo profilo Facebook in merito all’ultimo episodio violento avvenuto in città: un altro raid in cui dei giovani in sella ai motorini transitano per una strada e sparano in aria a scopo intimidatorio. E stavolta i proiettili non si sono conficcati solo nei muri, ma uno ha colpito Anna Celentano, 51 anni, che ieri sera era affacciata al balcone di casa sua in via Vecchia Vicaria. Solo per miracolo la pallottola non ha raggiunto organi vitali e la donna, ricoverata al Loreto Mare, non è in pericolo di vita.
 
L’ennesima notizia di cronaca nera che ha turbato molto l’attore napoletano, spingendolo a prendere posizione contro i due vicepresidenti del Consiglio dei Ministri colpevoli, secondo Gallo, di occuparsi poco di criminalità organizzata: «Il Ministro ci lascia far fuori tra di noi – prosegue l’artista nel suo post –. Di Maio invece di pensare a debellare la Camorra promette reddito senza lavoro quando, se non ci fosse la Camorra, magari ci sarebbe il lavoro».
 

Raggiunto telefonicamente da Gianni Simioli, all’interno del programma La Radiazza in onda su Radio Marte, Gianfranco Gallo ha poi dichiarato: «Non ho paura di perdere il consenso di una parte del pubblico, esponendomi politicamente. Credo che ogni artista faccia politica attraverso la sua arte, altrimenti non può definirsi tale. Io sono sempre rimasto coerente con le mie idee e questo mi ha consentito di non perdere seguito, che, anzi, è accresciuto». E sull’atteggiamento contraddittorio dei napoletani, pronti a protestare contro la presenza degli immigrati nei diversi quartieri ma che restano in silenzio di fronte alle azioni violente dei camorristi, Gallo ha dichiarato: «C’è un fenomeno che si chiama entropia con cui si spiega quello che succede quando si mischiano due elementi diversi che poi diventano una cosa sola. Per esempio, quando si mette lo zucchero nel caffè. Ecco, questo è quello che avviene in questa città».
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