Bimbi non vaccinati, è bagarre:
rifiutati i primi scolari al Nord Italia

Bimbi non vaccinati, è bagarre: rifiutati i primi scolari al Nord Italia
di Mauro Evangelisti
Mercoledì 5 Settembre 2018, 10:00 - Ultimo agg. 14:38
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Vale la legge Lorenzin, se il bambino non è vaccinato non entra nella scuola materna o nel nido. Questo deve essere chiaro, è confermato anche dal Ministero della Salute, spazza via le incertezze causate prima dalla circolare sull'autocertificazione, poi dall'emendamento al Milleproroghe approvato solo in Senato (manca ancora il passaggio alla Camera) che rinviava di un anno l'obbligo. No: la legge Lorenzin vale anche quest'anno, non c'è alcun rinvio. L'emendamento al Milleproroghe sarà disinnescato nel passaggio alla Camera, mentre per l'anno scolastico 2019/2020 la maggioranza è convinta che sarà già approvato il disegno di legge già depositato, quello che introduce il famoso/famigerato «obbligo flessibile». Intanto, la legge Lorenzin ha i primi effetti: a Padova non sono entrati a scuola settanta bimbi non vaccinati, a Bologna ci sono 90 bambini sospesi dalla scuola materna e altri 46 non potranno frequentare il nido dalla prossima settimana perché non in regola col certificato vaccinale. A Roma e nel Lazio per ora non si registrano casi, ci sono sì 4.000 casi in fase di verifica, ma non significa che non sono in regola, inoltre la Regione ha messo a disposizione la banca dati delle Asl e dunque i presidi possono verificare in tempo reale la situazione di ogni iscritto. Ma anche tra i presidi romani prevale l'incertezza. Mauro Rusconi leader dell'Associazione dei presidi del Lazio: «Secondo la legge Lorenzin i bimbi per poter accedere a nidi e scuole dell'infanzia devono portare la certificazione, secondo la circolare ministeriale è sufficiente l'autocertificazione. Questo crea una situazione di grande confusione».
 
Ma l'autocertificazione viene accettata? I presidi dicono di no. La circolare che la introduceva era stata firmata sia dalla ministra della Salute, Giulia Grillo, sia dal ministro della Pubblica Istruzione, Marco Bussetti. Quest'ultimo ieri ha precisato: «Responsabile dell'autocertificazione è chi la presenta». Dichiarare il falso significa commettere un reato. Ma al Ministero della Salute, informalmente, fanno sapere che comunque i presidi hanno diritto di rifiutare l'autocertificazione, come d'altra parte sta avvenendo.

Ieri è iniziato alla Camera l'iter del Milleproroghe, che contiene, come detto, anche la norma sui vaccini. Durante le audizioni alle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio dirigenti scolastici, medici, esperti hanno tutti detto no al rinvio dell'obbligo. «La sospensione dell'obbligo vaccinale potrebbe essere una decisione avventata e sconveniente: vorrebbe dire bloccare una legge che sta dando frutti», ha detto Gianni Rezza, dirigente di ricerca dell'Istituto Superiore di sanità.

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