Picchiata e marchiata a fuoco,
la violenza choc a Caserta

Picchiata e marchiata a fuoco, la violenza choc a Caserta
Martedì 11 Settembre 2018, 17:01 - Ultimo agg. 23:01
2 Minuti di Lettura
È rimasta per tre giorni in balia del compagno violento, subendo da quest'ultimo abusi sessuali e pestaggi continui che le hanno procurato fratture e contusioni, fino ad essere marchiata a fuoco sul fianco con un forchettone. La vittima è una donna di 46 anni, il compagno «aguzzino», 25 anni, è stato arrestato dalla Polizia di Stato. L'uomo è finito in carcere su ordine della procura e il Gip ha poi convalidato il fermo.

Le indagini sono partite pochi giorni fa quando in un commissariato in provincia di Caserta è giunto il referto dei medici del Pronto Soccorso che certificava le gravissime lesioni subite da una donna, consistenti in fratture a diverse costole, contusioni multiple al torace, al volto, al cuoio capelluto e al collo, ecchimosi diffuse su ogni parte del corpo nonché un'ustione di primo grado sul fianco, un vero e proprio «marchio». Gli investigatori della Polizia hanno interrogato la donna, che ha puntato il dito contro il compagno, descritto come un uomo violento e senza scrupoli. L'incubo - ha raccontato la vittima - è iniziato nel dicembre 2017, è andato avanti tra continui abusi sessuali, percosse, umiliazioni, e ha raggiunto l'apice con una tre giorni di estrema violenza tra il primo e il tre settembre scorsi, quando la donna ha iniziato a opporre netti rifiuti alle pretese del 25enne, scatenandone la furia incontrollata.

L'uomo - è emerso anche dal racconto raccolto dai poliziotti tra vicini e conoscenti e da fotografie mostrate dalla vittima - ha chiuso in casa la compagna, l'ha costretta ad assumere sostanze stupefacenti e a stare nuda sotto la doccia fredda, picchiandola con le mani e con un cucchiaio di acciaio; quindi l'ha tenuta ferma per un braccio marchiandola con forchettone riscaldato poco prima sul fuoco.
La donna è riuscita però a chiamare i figli, che sono intervenuti accompagnandola in ospedale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA