Domani, prima riunione della Commissione per lo statuto del Pd, con l'ipotesi di cambiare alcune norme. Sempre domani e giovedì assemblee dei gruppi rispettivamente di Camera e Senato. A Palazzo Madama possibile un confronto tra il senatore Renzi e il segretario Maurizio Martina, amareggiato per l'assenza dei big di partito al suo comizio di chiusura della Festa nazionale dell'Unità a Ravenna. Mentre Renzi a Firenze contro-comiziava. «L'affetto che trovo in giro ha sorpreso anche me», scrive oggi. Continua a dire di non volersi candidare, ma chi lo conosce non esclude niente: i nomi alternativi circolati non entusiasmano, a parte il finora indisponibile Graziano Delrio. Renzi ha parlato a un incontro a Milano sul futuro dell'Ue organizzato dalla Algebris del finanziere Davide Serra.
Un sostenitore che negli anni passati gli ha attirato critiche e alienato simpatie.
I renziani si riuniranno a Salsomaggiore (Parma) il 20 e 21 settembre per un meeting più organizzativo che di dibattito. Assicurano di non volere rinviare il congresso, ipotesi che secondo loro tenterebbe invece Martina. Deputati vicini al segretario sottolineano che questi non si fa trascinare nei giochi di posizionamento tra correnti e che rispetterà il mandato dell'assemblea Pd anche sui tempi del congresso. Quindi l'appuntamento resta fissato entro marzo, con le difficili elezioni europee che incombono a maggio. Il 30 settembre intanto i Democratici saranno in piazza a Roma contro il governo. «Da giorni, i giornali spiegano che il Pd potrebbe rinviare il suo congresso perché manca un'alternativa a Zingaretti e i cosiddetti renziani vorrebbero far saltare tutto per evitare il rischio di perdere», dice l'assessore Pd di Milano Pierfrancesco Majorino, e questa «sarebbe una scelta semplicemente folle».