Cirrone, a soli 20 anni in giro con gli chef stellati

Cirrone, a soli 20 anni in giro con gli chef stellati
di Maria Beatrice Crisci
Sabato 6 Ottobre 2018, 11:23
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Ha soli venti anni, ma è un talento dell'enogastronomia casertana ed è già una promessa nazionale. Gianmarco Cirrone sta trasformando la sua grande passione nel proprio lavoro. E le premesse ci sono tutte, gli inizi da stagista con la chef stellata Rosanna Marziale fino a diventare commis di cucina, stretto collaboratore dell'executive chef stellato Cristoforo Trapani del ristorante La Magnolia dell'Hotel Byron a Forte dei Marmi, in Toscana. E proprio con il suo mentore è stato ospite ad agosto di «Ricette stellate», la rubrica di Unomattina Estate, il programma televisivo di Raiuno. Diploma all'Istituto alberghiero, una passione smisurata per la cucina, Gianmarco ha iniziato a lavorare già durante il corso di studi. E dopo la maturità è andato via da casa per fare esperienze importanti, come lo è quella al ristorante La Magnolia dell'Hotel Byron. E ancora in Cina a Hong Kong e a Shenzhen dove ha accompagnato lo stellato Trapani per una cena a quattro mani all'hotel The Ritz-Carlton con lo chef Stefano Nicodemo.

Come si fa a diventare il collaboratore di fiducia di un grande chef a soli venti anni?
«Con tanti sacrifici, lavorando in media 17 ore al giorno in ambienti con temperature che arrivano a 40 gradi. La mia prima esperienza, avevo 15 anni, è stata a Sorrento, al ristorante La Marinella. Poi, ritornato a Caserta, per quattro mesi ho fatto uno stage da Rosanna Marziale e dall'anno scorso sono a Forte dei Marmi da Cristoforo, mio grande sostenitore. Tante soddisfazioni, ma anche molti sacrifici. E poi la lontananza dalla famiglia. Gli amici mi mancano come il pane, anche se loro sono molto cari con me, mi scrivono di continuo nei gruppi su whatsapp per darmi sostegno e non farmi mancare la loro presenza anche se lontani ».

I fornelli in pratica sono stati i tuoi primi giocattoli?
«Eh si! Ricordo che spesso durante le feste mi piaceva aiutare mamma a fare gli struffoli e nonna a preparare le pastiere. Ero sempre pronto a dare una mano in cucina».

E i tuoi genitori?
«Mamma e papà hanno iniziato a sostenermi dall'anno scorso, forse quando hanno capito che era questo il mio futuro. All'inizio erano molto contrari sia per la scelta della scuola sia per ciò che avrei voluto fare. Del resto, io sono il più piccolo di quattro figli. I miei fratelli sono tutti laureati, con un percorso completamente diverso. Poi, naturalmente erano preoccupati al pensiero dei tanti sacrifici cui andavo incontro. Non è stato facile per loro».

Sei soddisfatto dei risultati ottenuti finora?
«Molto! Da marzo sono stato assunto. Ho finalmente un contratto. Lo chef Cristoforo mi ha premiato per i tanti sacrifici fatti. E questo credo sia una gratificazione, non indifferente, anche per i miei genitori visto che a soli 19 anni già ho un stipendio significativo».

Lo chef ti ha praticamente adottato?
«Devo dirti sorride Gianmarco che con lui ormai c'è un rapporto familiare. E grazie a lui mi sono trovato accanto a grandi chef come Cannavacciuolo, Cracco, Esposito. Tante le esperienze che mi stanno aiutando a crescere e a formarmi. Ricordo, tra le ultime, la manifestazione di beneficenza a Vico Equense con la partecipazione di numerosi chef italiani e internazionali o la Celebrity Chef Night presso il Forte Village Sardinia a Santa Margherita di Pula, vicino Cagliari».

C'è un'esperienza o un fatto che ti ha dato maggiore soddisfazione?
«Mi piace andare in giro sempre in posti nuovi e lussuosi. E poi, l'apparizione in Rai, dove mi ha potuto vedere anche chi non credeva in me. È stata una grande soddisfazione accompagnare davanti alle telecamere Cristoforo Trapani e interagire con lui nella preparazione della ricetta stellata, il fiore di zucca croccante con ricotta della Garfagnana, acciughe di Viareggio e provolone del monaco. Poi ovviamente sono felice per i miei, vedermi in tv è stato per loro motivo di grande orgoglio».

E con la tua città che legame c'è?
«Caserta è una bella città. Uno dei miei sogni è quello di ritornare e aprire un ristorante gourmet. Magari portando un'altra stella Michelin in città. Ovviamente dopo molti anni di formazione e sacrifici, devo ancora crescere. Di questo sono consapevole».

Ti sei ambientato a Forte dei Marmi?
«Si, è una città gioiello, di grande lusso, ma in realtà non ci sono le bellezze architettoniche e paesaggistiche che abbiamo noi. Ma non sarebbe meglio che tutte queste persone andassero sulla nostra costiera amalfitana? Sicuramente è più suggestiva ».

Con i tuoi fratelli riesci a mantenere un rapporto?
«Li sento praticamente tutti i giorni. Facciamo videochiamate, telefonate o comunque ci scriviamo attraverso i social. Ovviamente con mamma ho un rapporto quotidiano e costante, del resto sono sempre il piccolo di casa».
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