Un'altra casa popolare occupata da esponenti del clan Spada è stata sgomberata questa mattina a Ostia. L'azione, a cui hanno preso parte circa 150 vigili di Roma insieme al reparto mobile diretto dal commissariato 'Lidò della polizia di Stato, fa seguito allo sgombero di Vincenzo Spada, uno dei nipoti del boss Carmine, mandato via giovedì scorso sempre da un alloggio popolare occupato sul litorale romano. «Non daremo tregue a chi vive nell'illegalità. Andiamo avanti con determinazione e coraggio», promette la sindaca di Roma Virginia Raggi. Un plauso arriva anche dal ministro dell'Interno Matteo Salvini: «Avanti con gli sgomberi. A breve un'altra promessa verrà mantenuta, una villa sequestrata in una periferia romana ai Casamonica verrà abbattuta e al suo posto ci sarà un giardino per i bimbi del quartiere - preannuncia -. Dalle parole ai fatti».
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L'operazione di oggi, coordinata dal comandante generale della polizia locale Antonio Di Maggio, si inserisce «in un'ampia attività di recupero del patrimonio immobiliare comunale e di sottrazione dello stesso all'illegittima gestione da parte di sodalizi criminali a carattere familiare», spiega il Campidoglio. E la prima cittadina rivendica: «Abbiamo avviato questa stagione di sgomberi un pò più serrati. Da qualche mese abbiamo riavviato pratiche che erano inspiegabilmente ferme da anni.
Questa mattina abbiamo sgomberato un'altra casa popolare a Ostia, abusivamente occupata ancora da membri del clan Spada.
Insieme a @PLRomaCapitale non daremo tregua a chi vive nell'illegalità.
Andiamo avanti con determinazione e coraggio. #NonAbbassiamoLoSguardo— Virginia Raggi (@virginiaraggi) 9 ottobre 2018
Quello che non è stato fatto prima lo stiamo facendo noi, per riportare quel minimo di legalità che credo sia alla base di una convivenza civile in una grande città». È proprio Raggi a diffondere i dettagli dello sgombero: nell'abitazione «vivevano la compagna e i figli di Silvano Spada, mentre quest'ultimo è attualmente agli arresti in carcere.