Artecinema, quattro giorni di arte contemporanea a Napoli

Artecinema, quattro giorni di arte contemporanea a Napoli
di Pasquale Esposito
Mercoledì 10 Ottobre 2018, 20:00
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La passione fra Frida Khalo e Diego Rivera, la storia personale e quindi artistica di Julian Schnabel (la regia è di Pappi Corsicato), una riscoperta di Renato Mambor, un lavoro sul concetto di lontananza ispirato a «Cardiologia», la canzone di Francesco De Gregori contenuta nel disco del 2006 «Calypsos», che il musicista rivisita e trascrive ex novo con le «Partiture di luce» di Lucia Romualdi. E ancora un film sulla vita di Jean-Michel Basquiat e l'atmosfera artistica newyorchese di quegli anni.

Sono solo alcune delle tappe di «Artecinema» che per quattro giorni consentirà una presa di contatto della platea napoletana con tutto quanto l'arte contemporanea propone e crea: la rassegna, ideata e diretta da Laura Trisorio, è giunta alla ventitreesima edizione, si inaugura domani sera alle 20 al San Carlo (biglietto 10) per proseguire fino a domenica, ingresso libero, nella consueta sede del teatro Augusteo.

«Anche quest'anno avremo un programma ricchissimo che spazia tra i vari ambiti dell'arte, dalla pittura alla scultura, dalla fotografia all'architettura», anticipa la Trisorio: «Vedremo artisti da tutto il mondo che ci racconteranno il loro percorso e ci sveleranno gli aspetti più intimi della loro arte. Ma come sempre ci sarà attenzione su problematiche sociali del nostro tempo, come nel film su Alfredo Jaar che affronta temi quali l'immigrazione tra Messico e Stati Uniti o il genocidio in Ruanda; mentre Zenele Muholi ci parlerà con le sue fotografie della violenza contro le comunità Lgbt in Sudafrica».

L'apertura è affidata alla proiezione del lavoro di Lucia Romualdi e Francesco De Gregori (atteso a giorni al lancio della sua «Anema e core» preparata con il tocco di Mimmo Paladino), «Soundings 2018», regia di Paolo Pittoni e della stessa Romualdi, cui seguirà «Basquiat: rage to riches» (di David Shulman, Usa). Poi «Artecinema» - che si avvale delle collaborazioni del Madre, dell'Accademia di Belle Arti, degli Istituti culturali di Francia e Spagna, svilupperà il suo denso programma. «Riscopriremo tra l'altro», prosegue la Trisorio, «un artista come Renato Mambor attraverso un ritratto inedito di Gianna Mazzini, seguiremo le poetiche installazioni nella natura di Andy Goldsworthy, la costruzione del nuovo Louvre ad Abu Dhabi e l'installazione di un'opera di Francesco Arena in una casa napoletana. Si racconterà, ancora, la storia di un falsario di Vermeer che, durante la Seconda guerra mondiale, ha ingannato persino il maresciallo del Reich Goering, e poi la passione tra Frida Kahlo e Diego Rivera, piuttosto che la nascita dell'Espressionismo astratto in America negli anni del dopoguerra. Infine, mi piace segnalare un focus su Berlino e sulla scena artistica newyorkese degli anni Ottanta con filmati su Schnabel e Mapplethorpe».

Venticinque i documentari proiettati (uno dei quali sulla creatività di Giancarlo Neri) che racconteranno artisti, architetti e fotografi della scena internazionale: l'occasione - sottolinea l'ideatrice - consentirà di comprendere la poetica degli artisti, vederli al lavoro nei loro atelier e mostrare al pubblico l'evoluzione dei linguaggi dell'arte contemporanea.

La rassegna punta anche a coinvolgere più settori, allargando gli orizzonti e consolidando il proprio impegno nel sociale lavorando in sinergia con altre istituzioni cittadine. Oltre al consueto programma di film in teatro, domani sono previste proiezioni per gli studenti delle scuole secondarie di Napoli e provincia all'Istituto francese, e per i giovani detenuti di Nisida. Sabato invece, «Artecinema» si sposta al carcere di Secondigliano; lunedì 15, proiezioni per le scuole superiori di Anacapri, martedì 16 per gli studenti dell'Accademia di Belle Arti; il 17, infine, incontri e proiezioni al Suor Orsola Benincasa.
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