«Ladri di bambini», dilaga la psicosi in provincia di Napoli. Ragazzo disabile rischia linciaggio

«Ladri di bambini», dilaga la psicosi in provincia di Napoli. Ragazzo disabile rischia linciaggio
di Cristina Liguori
Giovedì 11 Ottobre 2018, 22:59 - Ultimo agg. 12 Ottobre, 16:57
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Un furgone rosso che si aggira di giorno nel vesuviano. Il mezzo diventa poi bianco nell’agro casertano e in zona giuglianese. Una donna a bordo rapirebbe bambini e fuggirebbe via rapida. Infine, nel tam tam delle telefonate, dei messaggi e delle chat, finisce un presunto pedofilo che fotografa gli alunni all’esterno di un istituto scolastico; un giovane disabile mentale, assolutamente innocuo, che soltanto per un soffio si sottrae al linciaggio. È ormai psicosi collettiva che corre sul filo del web alimentato da post contro i rom o i migranti e fotografie di innocui cittadini finiti nel calderone della follia. Dalla provincia di Napoli a quella di Caserta. Da Giugliano a Pollena, da San Nicola La Strada a Cercola. I gruppi WhatsApp dei genitori sono invasi, da giorni oramai, di foto e audio. Le mamme sono terrorizzate dalla miriade di notizie che stanno girando in queste ore. Notizie false, confermano polizia e carabinieri: non ci sono denunce attendibili né indagini in corso su questo tema.

ALTA TENSIONE
A Giugliano si è rischiato addirittura il linciaggio ai danni di un ragazzo con problemi psichiatrici. Il giovane si stava aggirando nei pressi del circolo didattico di via San Rocco, con il cellulare in mano. Qualcuno ha pensato che si trattasse di un orco alla ricerca bambini da rapire o da aggredire, pronto a fotografare la sue vittime. Così è scattata la mobilitazione collettiva che stava per sfociare in aggressione. Per riportare la calma è stato necessario l’intervento degli agenti del commissariato di Giugliano. Le mamme si sono recate al Comune per chiedere un incontro urgente con il sindaco. «Vogliamo che il sindaco predisponga la vigilanza all’esterno della scuola - protestano le mamme - non ci sentiamo sicure. Abbiamo visto questo ragazzo e ci siamo spaventate e abbiamo chiamato la polizia». Gli agenti del commissariato sono stati poi costretti a trascinare via il giovane che ha rischiato il linciaggio. Alcune mamme si sono lanciate contro la vettura degli agenti sferrando calci e pugni. Il ragazzo, è stato accertato, è in cura da diverso tempo. «È un paziente con disagi psichici ma che non ha mai dato problemi - commenta Angelo Cucciniello, il dirigente medico psichiatra dell’Asl 2 che lo ha in cura - il giovane era con il telefonino ma non stava scattando foto. Aveva ricevuto smplicemente ricevuto una chiamata e il cellulare si è illuminato».

IL MESSAGGIO
Psicosi anche nel Vesuviano: panico tra Cercola e Pollena Trocchia, tanto che alcune mamme non hanno voluto mandare i figli a scuola. Tra ieri e l’altro ieri si è diffuso anche nelle chat WhatsApp un messaggio audio che metteva in guardia sul rischio rapimento di bambini. Addirittura si sarebbe sparsa la voce che una mamma avrebbe denunciato il tentativo di adescare sua figlia da parte di un rom; sui social girava l’immagine di un furgoncino rosso di proprietà di un gruppo di romeni posteggiato davanti a una scuola. Il sindaco, Carlo Esposito, ha tranquillizzato le mamme dicendo di aver allertato le forze dell’ordine e che l’audio era solo una bufala «montata ad arte». Intervento anche dell’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Cercola, Antonella Ferrero. «Diverse mamme ci hanno contattato dicendo che non avrebbero mandato i figli a scuola - ha detto - ed io mi sono recata personalmente al comando dei carabinieri. Hanno fatto controlli ai titolari del furgoncino, risultano stranieri e “ladri di galline”, ma non certo di bambini». 

 

LA DENUNCIA
Le forze dell’ordine smentiscono che esista un pericolo reale. 
Nessuna segnalazione messa a verbale, tranne quella nel casertano. A San Nicola la Strada una studentessa ha denunciato un tentativo di rapimento: circostanza che, al momento, non trova riscontro in sede investigativa. Ma nel dubbio, o semplicemente per volontà di tranquillizzare i genitori, una decina di sindaci dell’agro aversano ha preferito organizzarsi con un potenziamento del presidio di vigili urbani davanti alle scuole. Non si sa da dove sia spuntato l’audio che gira sulle chat e chi sia stato il primo a metterlo in rete. Potrebbe essere uno scherzo di cattivo gusto, oppure un’azione mirata contro i rom e i migranti. Il risultato è una psicosi diffusa, che rischia di svuotare le classi o peggio ancora di mettere in pericolo persone innocenti.
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