Napoli, occupazioni abusive dello Iacp: «Nessuna delle 1600 richieste di sfratto eseguita»

Napoli, occupazioni abusive dello Iacp: «Nessuna delle 1600 richieste di sfratto eseguita»
Venerdì 12 Ottobre 2018, 16:12 - Ultimo agg. 13 Ottobre, 10:24
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Delle 1600 richieste di «intimazione allo sfratto» inviate nel 2016 dall'Istituto case autonome popolari, Iacp di Napoli, solo poche sono andate avanti da un punto di vista di attività giudiziaria, ma ad oggi nessuno sfratto è stato effettuato o è esecutivo. È quanto fa sapere Bruno Discepolo, assessore al Governo del Territorio della Regione Campania, in merito all'interrogazione sulla situazione delle occupazioni abusive delle abitazioni dello Iacp di Napoli. «Lo stesso Istituto - ha detto Discepolo in aula - è stato chiamato a comparire in una fase preliminare di giudizio, ma al momento ancora non risulta, per alcune di queste attività, eseguito o dichiarato esecutivo uno sfratto». Discepolo ha fatto riferito a due leggi regionali del 1997, la 18 e la 19, e ad alcuni Regolamenti che fissano i criteri per procedere in materia di «liberazione degli immobili detenuti impropriamente oppure con cause di morosità». «Questa norma prevede in particolare che lo Iacp non possa agire direttamente - ha spiegato - ma la procedura prevista è quella per la quale l'Istituto richiede al Comune, nel cui territorio ricadono gli immobili oggetto di questa problematica, di eseguire gli sfratti stessi, non avendo più competenza per poter intervenire direttamente in questa materia». I 'compitì dello Iacp, in altre parole, si esauriscono nel fare la richiesta, nel caso specifico, l'intimazione dello sfratto, «ma poi è competenza totale dell'Amministrazione comunale, poter procedere».
Sul versante del censimento degli immobili occupati abusivamente, Discepolo ha evidenziato che pur esistendo, «non risolve la conoscenza» del fenomeno, un discorso che vale per tutti gli Iacp. L'Assessorato al Governo de Territorio, come ha fatto sapere Discepolo - è a lavoro per procedere, a seguito di lei regionali relative agli anni 2016 e alle modifiche del 2018 per il Regolamento, al superamento degli Istituti Autonomi Case Popolari, «con l'incorporazione del patrimonio e delle ultime competenze degli Iacp all'interno dell'istituenda agenzia regionale campana per l'edilizia residenziale pubblica». In seguito all'applicazione delle nuove norme, andranno a decadere le vecchie leggi del 1997 che saranno sostitute da «nuovi Regolamenti che dovranno disciplinare l'intera materia in termini di assegnazione degli immobili, canoni, morosità, sgomberi e di tutto l'insieme che regola questo settore». «All'interno di questo lavoro - ha concluso - si sta prevedendo una nuova disciplina che dovrà, in maniera più efficace e più moderna, anche capendo i rispettivi ruoli assegnati all'Amministrazione comunale e a quanto di competenza dell'Agenzia, intervenire per risolvere molte delle criticità che sono emerse in questi anni nella gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica e sociale». (ANSA).
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