Napoli Est, protesta di cittadini e comitati contro lo stoccaggio dei rifiuti: «Lo devono chiudere»

Napoli Est, protesta di cittadini e comitati contro lo stoccaggio dei rifiuti: «Lo devono chiudere»
di Alessandro Bottone
Sabato 13 Ottobre 2018, 13:03 - Ultimo agg. 13:31
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Questa mattina cittadini e rappresentanti dei comitati della zona orientale di Napoli hanno bloccato l’accesso dei camion carichi di spazzatura al sito di via Nuova delle Brecce 175, di proprietà di Asia Napoli, la municipalizzata del Comune di Napoli che si occupa della raccolta e della gestione dei rifiuti.
 


Un gruppo di circa cinquanta persone ha impedito ai mezzi di entrare nell’area dove sono già state raccolte e ammassate decine e decine di tonnellate di rifiuti. L’ex ICM viene utilizzato, infatti, per lo stoccaggio dei rifiuti proveniente dal territorio cittadino: con l’ordinanza sindacale n°2 del 15 giugno scorso sono state autorizzate le operazioni di “stoccaggio provvisorio per un periodo di novanta giorni”. Attualmente l’area, come evidente dalle decine di camion che ne hanno accesso, viene ancora utilizzata per tale scopo al fine di svuotare i cassonetti e non lasciare la “monnezza” in strada. “Le attività di raccolta apparivano completamente paralizzate, anche con riferimento alle attività di raccolta ordinaria a causa degli automezzi pieni, creando così le condizioni di potenziali problemi igienico-sanitari in città” si legge ancora nelle premesse dell’atto del Comune firmato dal Vicesindaco Raffaele Del Giudice.
 
 


Alla protesta hanno partecipato anche diversi residenti in zona che lamentano e denunciano lo sgradevole odore prodotto dai rifiuti ammassati sul sito che è ubicato a ridosso di diversi complessi industriali e che dista poche centinaia di metri dal centro abitato. Alla manifestazione hanno preso parte anche i cittadini che si battono contro la realizzazione dell’impianto di compostaggio che dovrebbe essere posizionato in via De Roberto a Ponticelli, a poca distanza dal luogo in cui si sono radunati stamattina. Altresì erano presenti i rappresentati degli studenti sloggiati dalle residenze universitarie ubicate nell’ex manifattura tabacchi in via Galileo Ferraris.

Gli attivisti del coordinamento di Napoli Est contro il “digestore anaerobico” hanno chiesto a gran voce la necessità di bonifiche in zona. Muniti di mascherine per proteggersi dal fetore che proviene dal sito di stoccaggio, hanno chiesto la chiusura immediata della «discarica a cielo aperto di via delle Brecce».
 

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