Napoli, è record di furti al Vomero: rubate due auto al giorno

Napoli, è record di furti al Vomero: rubate due auto al giorno
di Giuseppe Crimaldi
Domenica 21 Ottobre 2018, 09:00
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Colpiscono sempre di notte. E sanno anche quando agire: tra le quattro e le cinque del mattino, quando si avvicendano i turni delle pattuglie di polizia e carabinieri. Approfittano di quella manciata di minuti utili a mettere a segno i loro colpi. La loro riserva di caccia resta il Vomero: la zona collinare si conferma l'oggetto del desiderio per banditi e malfattori di ogni risma.

Vedi alla voce: ladri d'auto e di scooter. Solo ventiquattr'ore fa i carabinieri della compagnia di Poggioreale hanno stretto il cerchio intorno a una banda di delinquenti che fanno sparire utilitarie e fuoriserie come se fossero carte truccate. Non temono confronti, sfidando persino le nuove tecnologie che - stando alle garanzie fornite dalle compagnie di assicurazione - offrono pacchetti comprensivi di «scatole nere» che, almeno sulla carta, dovrebbero aiutare a geolocalizzare le vetture rubate.
 
Dall'inizio dell'anno ad oggi, nella sola zona compresa tra i quartieri Vomero e Arenella i furti di automobili e moto si assestano su una cifra allarmante: le denunce presentate alle autorità di pubblica sicurezza sono circa 700. Vale a dire: quasi due mezzi al giorno spariscono nel nulla. Oltre ai furti dei veicoli, ci sono anche i danneggiamenti e quelli relativi alle autoradio, e da questo punto di osservazione sembra di essere tornati al passato, quando i «cacciatori» di stereo e casse impazzavano impuniti. Per farsi un'idea del livello di aggressività, basta un riscontro con i dati delle denunce presentate al Rione Sanità, zona ad alta densità criminale: nel quartiere del centro storico i furti di auto e moto restano «contenuti» nell'ordine di 400 casi. Bisogna ragionare su questi numeri.

Nella zona collinare c'è una strada che sembra essere una sorta di terra di nessuno. È via Caravaggio. Un nastro d'asfalto lungo poco più di un chilometro e mezzo quasi mai percorso - questo denunciano almeno i residenti - dalle pattuglie delle forze dell'ordine. Via Caravaggio resta, in realtà, un territorio facile da aggredire: giacché si trova in un'area che ricade tra le competenze di due commissariati della Polizia di stato e di due stazioni dell'Arma (Vomero e San Paolo, per la polizia; Vomero e Bagnoli per i carabinieri). Solo durante l'ultima estate si sono verificati - al netto di rapine commesse anche in pieno giorno, e con pistole puntate al volto di anziani e donne che rientravano a casa - tanti furti di auto. Via Caravaggio è la zona ideale per commettere furti di auto e moto: nessuna telecamera di videosorveglianza, e - soprattutto - la vicinanza a una delle zone più attive nel settore della ricettazione, il Rione Traiano, ma anche Pianura. Scassinare un'utilitaria, «commissionata» magari da meccanici senza scrupoli che hanno bisogno di un semplice pezzo di ricambio, diventa quasi un gioco da ragazzi.

Quando si parla di microcriminalità, soprattutto a Napoli, si tende a ridurre il fenomeno a scippi e rapine. Eppure così non è. A Napoli non c'è singolo residente o nucleo familiare che non abbiano dovuto fare i conti con la triste scoperta di non ritrovare in strada la propria autovettura; oppure con la rottura dei cristalli che ha preceduto il furto dell'autoradio. In tanti, soprattutto in quest'ultimo caso, nemmeno vanno più a denunciare. Senza contare, poi, i furti di auto abbandonate, magari da chi le ha lasciate in conseguenza di un fermo amministrativo.

Una recente ricerca basata su dati forniti dalle forze dell'ordine indica anche quali siano oggi i più ambìti oggetti del desiderio dei «topi d'auto», e il dato vale anche e soprattutto per il capoluogo campano: sul gradino più alto del podio troviamo le Fiat: la Panda, innanzitutto, seguita dalla Punto e dalle intramontabili 500 e 600. A seguire ci sono le Lancia Ypsilon, le Volkswagen Golf, le Ford Fiesta e le Smart. Utilitarie: e questo è un altro dato che fa riflettere. Già, perché ci si aspetterebbe di trovare invece ai primi posti della classifica magari Mercedes, Audi e Range Rover. Un tempo Napoli era la capitale dei furti di queste fuoriserie, spesso destinate a essere poi ricettate sui mercati nordafricani e mediorientali. Oggi ci si accontenta delle auto di piccola cilindrata. E anche questo vorrà significare qualcosa.
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