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«Il mio è una sorta di ruolo di arbitro.
L'arbitro non è sempre popolare, quando fischia dei falli o delle punizioni. Ma l'arbitro fa rispettare le regole comuni. Senza regole comuni non c'è eurozona»: ha aggiunto. Moscovici ha quindi insistito sull'esigenza di «navigare tra due imperativi: evitare la crisi con Roma , questo per me è fondamentale, ma anche far rispettare queste regole, regole che non sono stupide e che vanno nell'interesse stesso degli italiani perché riducono il debito pubblico che pesa su ogni cittadino. Il debito pubblico rappresenta 37.400 euro per ogni italiani», ha concluso Moscovici nel nuovo accorato appello rivolto a Roma.