Anm, ecco i nuovi bus: collegati
via satellite e con il Wi-Fi a bordo

Anm, ecco i nuovi bus: collegati via satellite e con il Wi-Fi a bordo
Martedì 23 Ottobre 2018, 22:56 - Ultimo agg. 24 Ottobre, 07:02
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Sono un concentrato di modernità e tecnologia i 30 bus che ieri sono arrivati nel deposito di via Nazionale delle Puglie. Dovevano essere consegnati per l’inizio delle scuole ma non è il caso di sottilizzare, l’importante è che siano qui a Napoli pronti (quasi) ad entrare in circolazione per offrire, finalmente, ai napoletani un assaggio di quel trasporto pubblico moderno che le grandi città d’Europa conoscono già da decenni.

Bisogna ancora immatricolarli ma la procedura non è lunga. Una volta ottenuto un numero di targa sarà necessario procedere alla copertura assicurativa. Dall’Anm spiegano che questi ultimi passaggi burocratici saranno sbrigati nel giro di un paio di settimane, poi gli autobus, potranno entrare ufficialmente in servizio.
 
I bus sono tutti uguali, si tratta del modello Citymood 10 prodotto dalla Industria Italiana Autobus Spa. Possono ospitare circa 90 passeggeri, una quindicina in meno del modello superiore che, però, per le esigenze napoletane non era adatto: troppo lungo per poter affrontare ognuno dei percorsi previsti che, spesso, finiscono nelle strade storiche (e strette) della città.

I quasi quindici milioni necessari per acquistarli (14.885.455,37 centesimi per la precisione) sono stati interamente finanziati dal Programma Operativo per le Città Metropolitane cofinanziato dall’Unione Europea.

Attualmente sono in corso le verifiche sulla corretta funzionalità di ognuno dei mezzi consegnati. Si tratta di verifiche necessarie perché questi bus hanno dotazioni tecnologiche di ultima generazione che vanno controllate nel dettaglio prima di consentire ai mezzi di lasciare i depositi.

Ognuno dei nuovi bus è dotato di un sistema di geolocalizzazione che consentirà di conoscerne costantemente la posizione per prevederne il passaggio alla successiva fermata e anche per informare i passeggeri in maniera automatica. Sui mezzi sono installate videocamere di sorveglianza che inquadrano ogni area del bus e conservano automaticamente tutte le immagini anche in remoto per consentirne la visione anche in caso di danneggiamento dei sistemi di bordo. Le porte sono dotate di una tecnologia anti-schiacciamento che impedirà ai passeggeri di rimanere bloccati ed eviterà incidenti che, nel passato, si sono rivelati anche fatali.

Saranno anche autobus adatti ad ospitare disabili, dotati di passerelle automatiche grazie alle quali anche le persone che si muovono in sedia a rotelle potranno avere libero e autonomo accesso al trasporto pubblico.

Tra le dotazioni di base di ogni mezzo c’è la diffusione della linea Wi-Fi che sarà a disposizione di tutti i passeggeri. L’utilizzo della linea sarà possibile attraverso un portale dedicato di Anm anche se attualmente sono in fase di discussione le modalità: ci potrebbero essere limitazioni sul tempo a disposizione per ogni utente, che comunque non sarebbe mai inferiore a quello del percorso totale da capolinea a capolinea. La determinazione di un tempo-limite viene suggerita dall’esperienza di altri Paesi nei quali le linee Wi-Fi pubbliche sono state utilizzate per lunghe ore da utenti che gestivano intere giornate di lavoro o di studio a bordo proprio per godere della linea gratuita.

Ma c’è anche di più. Ognuno dei bus è arricchito da postazioni tecnologiche per consentire di acquistare biglietti a bordo sia tramite carta di credito che tramite smartphone. Attualmente queste forme di pagamento non sono ancora disponibili per l’acquisto di titoli di viaggio dell’Anm, ma proprio l’arrivo di questi nuovi automezzi, già pronti ad usufruire delle nuove modalità, starebbe spingendo l’azienda ad aprire in tempi stretti anche ai pagamenti «tecnologici» a bordo.

Ai trenta bus già consegnati, entro gennaio si aggiungeranno altri 26 mezzi. Si tratta dell’acquisto di mezzi più consistente degli ultimi dieci anni e del primo innesto di nuovi bus da otto anni a questa parte.

A Napoli circolano ancora più di cento bus di linea di categoria Euro 0, inquinanti e ridotti a carcasse. Saranno i primi ad essere mandati in pensione quando i nuovi mezzi si presenteranno sulle strade della città.
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