Napoli, i Borbone tra solidarietà e showcooking: nasce la pizza Camilla

Napoli, i Borbone tra solidarietà e showcooking: nasce la pizza Camilla
di Valerio Esca
Domenica 4 Novembre 2018, 22:45 - Ultimo agg. 5 Novembre, 07:01
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Un weekend dai mille volti e dai mille risvolti quello trascorso a Napoli dai principi Carlo e Camilla di Borbone delle Due Sicilie. Momenti solenni, come quello della concelebrazione, ieri pomeriggio nella basilica di San Francesco di Paola, in occasione della festività di San Carlo Borromeo (giorno dell’onomastico del principe), passando per l’aperitivo sabato sera all’Archivio storico al Vomero (noto locale della zona collinare tutto addobbato con affreschi e richiami borbonici), fino al momento in cui, un pizzaiolo di Lettere ha deciso di dedicare una pizza alla principessa Camilla. Una sorta di guanto di sfida alla classica margherita, che ha ben altre origini. 
 
Presieduta dal monsignor Andrea Mugione, arcivescovo emerito di Benevento, alla presenza del picchetto della Nunziatella e dei cavalieri del Sacro militare ordine costantiniano di San giorgio, la concelebrazione è durata circa un’ora, al termine della quale i principi Carlo e Camilla hanno visitato la cappella di famiglia, accompagnati dalle due figlie Maria Carolina e Maria Chiara. I duchi di Castro hanno scelto Napoli per festeggiare i 20 anni di matrimonio, che sono coincisi con i 25 anni del Mmovimento neoborbonico. Prima di recarsi nella basilica in piazza del Plebiscito, la famiglia Borbone ha visitato la chiesa di San Ferdinando di piazza Trieste e Trento, dove il principe Carlo ha donato un pastore (raffigurante un suo avo, Francesco II) per il presepe degli artisti, che viene esposto nella chiesa. Infine, terminata la celebrazione e la visita alla cappella di famiglia, un pizzaiolo di Lettere ha voluto omaggiare Camilla di una pizza che prende il nome della principessa. Tutti ingredienti campani. Un contraltare alla pizza margherita, con la quale fu omaggiata nel 1889 la regina Margherita di Savoia dal pizzaiolo Raffaele Esposito. Non sono nuovi a lunghe giornate trascorse in città i due duchi di Castro, come ricorda giancarlo Rinaldi, cavaliere dell’Ordine costantiniano: «La presenza del principe Xarlo – racconta - sta a significare l’importanza che Napoli e la Campania rappresentano nella vita della famiglia di Borbone. Abbiamo voluto omaggiare il principe Carlo con la concelebrazione per festeggiare il suo onomastico, alla presenze di numerose autorità e dei cavalieri costantiniani». La principessa Camilla ha anche avuto modo di sottolineare l’importanza dell’iniziativa svolta in mattinata all’ospedale Cardarelli, per l’inaugurazione di un asilo nido dedicato ai figli dei dipendenti, nel padiglione F, con il patrocinio della Real Casa di Borbone. «I principi si fanno spesso promotori – ricorda Rinaldi – di iniziative benefiche in questo territorio al quale sono particolarmente legati». 

Bel siparietto sabato sera, quando Carlo, Camilla e le due figlie, di 13 e 15 anni, si sono recati all’archivio storico al Vomero per un aperitivo. Carlo ha trascorso più di un’ora a raccontare alle due figlie la storia dei propri avi, passando da un dipinto all’altro, da una raffigurazione all’altra. accolti da Luca Iannuzzi, proprietario del locale, Carlo e Camilla hanno ricevuto in dono una preziosa bottiglia di champagne del 1998.

Anno non casuale, considerando il ventesimo anniversario di matrimonio dei due duchi di Castro. La famiglia ha poi assaggiato la genovese dello chef dell’archivio. Carlo e Camilla hanno poi presieduto sempre sabato sera alla festa dei 25 anni del Movimento neoborbonico. oltre mille partecipanti hanno affollato il teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare. Per omaggiare il quarto di secolo di attività del movimento anche artisti come Povia, Paolo Caiazzo, Eddy Napoli, con la conduzione di Patrizio Rispo. In questo weekend napoletano, il principi sono stati accompagnati dalla principessa Beatrice di Borbone, sorella del principe Carlo.

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