Al Primo Policlinico giornata dedicata alla sclerosi sistemica

Al Primo Policlinico giornata dedicata alla sclerosi sistemica
di Paola Marano
Sabato 10 Novembre 2018, 18:19 - Ultimo agg. 19:32
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Il primo Policlinico di Napoli ha aperto le sue porte per una giornata dedicata all’informazione e alla diagnosi precoce della sclerosi sistemica. Ospedale aperto è infatti il titolo dell’iniziativa messa in campo da medici, infermieri e volontari, che oggi sono stati a disposizione dei cittadini per fornire informazioni ed eseguire una prima valutazione clinica. Circa ottanta gli utenti provenienti da tutte le regioni di Italia per indagare una malattia poco nota e spesso difficile da diagnosticare a causa di servizi scadenti. Le visite gratuite hanno dato loro la possibilità di essere sottoposti  all’esame capillaroscopico, che permette uno studio del micro-circolo digitale delle mani, utile per intercettare il fenomeno di Raynaud (o della così detta “mano fredda”), e per capire se è necessario procedere con ulteriori accertamenti.
 


 
L’Iniziativa, per la prima volta a Napoli, è stata coordinata dalla dottoressa Giovanna Cuomo, Dirigente Medico dell'UOC di Medicina Interna, promossa dalla Lega Italiana Sclerosi Sistemica Onlus e Patrocinata da Regione Campania, Comune di Napoli, Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli, Ordine dei Medici di Napoli e Provincia.Una malattia di cui si parla ancora poco, che in Campania ha una prevalenza di 132,2 persone ogni milione di abitanti con un incremento medio annuo del 22% su nuovi casi, (dati riferiti al 2012 indagine epidemiologica promossa dall’ Associazione e che colpisce soprattutto le donne. Nella sola giornata di oggi sono state diagnosticate 21 patologie, e 15 pazienti dovranno fare ulteriori accertamenti.
 
In Italia la sclerosi sistemica interessa oltre 25 mila persone, in prevalenza di età tra i 30 e i 50 anni. Trattandosi di un problema mediato dal sistema immunitario, ci può essere una predisposizione ad ammalarsi se in famiglia si sono già verificati casi di malattie autoimmuni (e dunque non necessariamente di sclerosi sistemica). La diagnosi precoce è dunque fondamentale per il riconoscimento della malattia e la prevenzione dei danni agli organi interni.
 

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