Luisa Ranieri a teatro diretta dal marito Luca Zingaretti: «Tutta fuoco e famiglia»

Luisa Ranieri, dal 20 al Teatro Argentina, diretta dal marito Luca Zingaretti
Luisa Ranieri, dal 20 al Teatro Argentina, diretta dal marito Luca Zingaretti
di Simona Antonucci
Sabato 10 Novembre 2018, 20:26 - Ultimo agg. 20:58
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Da anni lei cercava un testo che la riportasse a teatro. Forte, al punto di convincerla a partire per una tournée e separarsi per un po’ dalle inseparabili figlie. «Eravamo a Londra a guardare spettacoli che potessero interessare a lui». L’oggetto del desiderio si materializza in “The Deep Blue Sea” del drammaturgo Sir Terence Rattigan. Ma al National Theatre non c’è più posto, mai. «Ripieghiamo nella biblioteca del teatro. E leggiamo lì il testo. Prendiamolo, gli dico, ma per me». E lui: «Bene, ora però ti serve un regista». «E io gli rispondo che il regista ce l’ho già: sei tu».
 

 


Scene da un matrimonio sotto, i riflettori. Luisa Ranieri torna sul palcoscenico dopo dieci anni e il marito, Luca Zingaretti, la dirige per la prima volta, nello spettacolo che arriva il 20 novembre al Teatro Argentina di Roma (repliche fino al 2 ottobre) e che sarà in giro nelle sale di tutta Italia. Una straordinaria storia d’amore e di passione che si sviluppa nell’arco di una giornata: quella di una donna che lascia il marito, benestante e innamorato, per un uomo più giovane spiantato, alcolista. Strade perse e ritrovate grazie anche alla casualità della vita.

«Un lavoro scritto nel ‘52», racconta l’attrice napoletana, 44 anni, mamma delle due bambine del commissario Montalbano, «ma di una modernità totale. Lavorare con Luca è stata un’avventura bellissima che mi ha fatto scoprire anche tanti suoi nuovi aspetti».

Quali?
«La pazienza. Non immaginavo fino a che punto potesse arrivare».

Perché ha voluto lui come regista?
«So come lavora. E il mio personaggio femminile ha bisogno di un uomo molto sensibile. Lui lo è».

Le dinamiche matrimoniale hanno complicato le prove?
«Hanno cercato tutti di dissuadermi... No, non sopravviverete, mi hanno detto. E, invece, eccoci qui».

La protagonista è disposta a tutto per amore. Lei? L’amore che posto occupa nella sua classifica?
«La famiglia vince su tutto. Il lavoro viene dopo».

Il marito, ormai, è soltanto parte della famiglia?
«Senza di lui, niente famiglia».

Lei è una donna napoletana, passionale, diventata famosa per uno spot in cui allontana il compagno perché: Antò, fa caldo...
«Sì, ma dopo aver bevuto la bibita gelata, ci ripensa! Dipende da come si interpretano certe situazioni. Io, comunque, sono passionale, ho sempre fatto le mie scelte, sull’onda di sentimenti brucianti. Senza bisogno di bevande ghiacciate».

Nel testo che interpreta, il caso ha un ruolo primario: quando le è capitato di sentirsi nelle mani del destino?
«A 14 anni, da Napoli in gita a Roma, buttai una monetina nella Fontana di Trevi, augurandomi di tornarci presto. A 20 il sogno si avverò e cominciai a lavorare».

Quindi è attrice anche grazie alla fortuna?
«Sono riuscita a fare e ad avere quello che desideravo, ancor prima di desiderarlo. Ognuno di noi ha una stella: la magia della vita».

Quando si è accorta della sua bellezza?
«Della mia avvenenza me ne sono resa conto non dallo specchio, ma dallo sguardo di chi mi guardava. Da ragazzina, però, ero una maschiaccia e non avevo le armi per gestirla né l’esigenza di occuparmene. Mia madre non passava il tempo a dirmi che ero bella. E quindi, me la sono cavata, senza dare troppa importanza all’aspetto fisico, con molta leggerezza».

Lei è un sex symbol e ha sposato un sex symbol: come va con la gelosia?
«Nella quotidianità Luca non è per niente attore. E io neanche. Entrambi conosciamo molto bene limiti e possibilità del nostro mestiere. Se vuoi essere corretto, il modo c’è».

Per un attore i social sono necessari o se ne può fare a meno?
«Io ne faccio molto a meno. Niente Twitter, niente Facebook. Solo Instagram, ma una volta ogni dieci giorni».

Lei ha 44 anni: che età è per una donna?
«Stupenda. Sei un genitore, hai avviato il lavoro, c’è consapevolezza e serenità. Solo chi odia le donne dice il contrario».

E chi odia le donne?
«Alcuni uomini e alcune donne che la pensano come gli uomini». 

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