Allarme social: ogni bambino ha 1300 foto o video sul web prima dei 13 anni

Allarme social: ogni bambino ha 1300 foto o video sul web prima dei 13 anni
Lunedì 12 Novembre 2018, 12:58 - Ultimo agg. 13 Novembre, 20:22
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Allarme social, sul web circa 1300 foto o video di ogni bambino entro i 13 anni età. Lo afferma un report del Children Commissioner inglese, che presenta un decalogo per limitare la quantità dei dati in rete. «In media, all'età di 13 anni i genitori hanno postato 1300 foto e video dei propri figli sui social - scrive Anne Longfield nella prefazione al rapporto - e la quantità delle informazioni esplode quando i bambini stessi iniziano a interagire con queste piattaforme: in media un ragazzo posta sui social 26 volte al giorno, raggiungendo un totale di quasi 70mila pubblicazioni entro i 18 anni. Dobbiamo fermarci, e pensare a cosa questo vuol dire per i bambini oggi e come può avere un impatto nelle loro vite da adulti». 

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Il primo consiglio per tutti i bambini è quello di
«fermarsi e pensare» ogni volta che stanno per condividere le informazioni personali sul web e soprattutto sui social network. Sarebbe inoltre utile per loro limitare o comunque diminuire il tempo passato sul web, leggere termini e condizioni delle applicazioni che usano e rivolgersi ad un adulto se credono che i propri dati siano stati usati in maniera fraudolenta.

L'appello si estende anche ai genitori, che dovrebbero evitare di postare informazioni sensibili online, ad esempio "taggando" il figlio in una foto del compleanno che rivelerebbe non solo la data, ma anche l'indirizzo di casa; si consiglia inoltre di cambiare spesso le password, utilizzare solo gadget originali e non dei falsi, che potrebbero essere meno sicuri, aggiornare sempre i programmi di sicurezza e rivolgersi alle organizzazioni deputate in caso di dubbi sulla sicurezza.

A condividere le informazioni, si ricorda infine nel documento, non sono solo i genitori e i bambini stessi, ma anche i giocattoli smart, gli assistenti personali e tutti i dispositivi che in qualche modo tracciano la vita, come gli smartwatch.
Per questo si chiede anche cautela nel loro utilizzo, invitando a spegnerli qualora si entri in merito di informazioni delicate e strettamente personali. 
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