Aurora, 12 anni malata di cancro: prima comunione con Gigi D'Alessio. «Ci sono bimbi più sfortunati di me»

Aurora, 12 anni malata di cancro: prima comunione con Gigi D'Alessio. «Ci sono bimbi più sfortunati di me»
di Marco Di Caterino
Martedì 13 Novembre 2018, 23:00 - Ultimo agg. 14 Novembre, 07:01
3 Minuti di Lettura
«Ho deciso di prendere la prima comunione nella chiesa del Parco Verde di Caivano perché qui ci sono bambini più sfortunati di me». Aurora è la bimba simbolo della Terra dei Fuochi, che ha spento dodici candeline il 6 novembre e che da cinque anni vive dentro un orizzonte fatto di ospedali, cure terribili, è di una malattia gravissima, il cancro, sempre pronto ad aggredirla. Domenica scorsa ha preso la Prima Comunione nella parrocchia del Parco Verde, dedicata a San Paolo Apostolo. La chiesa di don Maurizio Patriciello, il parroco della Terra dei Fuochi. La chiesa era stracolma, tanti bambini, donne che già alle otto avevano preso a cucinare per il gran buffet dopo la cerimonia, e una fila interminabile a consegnarle regali. E allora anche se solo per telefono, per evitare anche il contagio di un raffreddore, abbiamo chiesto ad Aurora qual è stato quello più bello. E lei risponde ridendo: «Una scatola di biscotti vuota. Vuol dire che anche chi non aveva niente mi ha regalato quel niente che per me è un tesoro di affetto». Tutto il Parco Verde si è mosso ed ha partecipato ad una maxi colletta. Aurora ha ringraziato e ha promesso che con quei soldi acquisterà i giocattoli per i bambini malati. All’uscita dalla parrocchia tra coriandoli e palloncini, ragazzine vestite come i personaggi preferiti da Aurora, c’è stato il colpo di scena. Direttamente da Roma al Parco Verde di Caivano è arrivato Gigi D’Alessio, il cantante preferito di Aurora.
 
Lui le si avvicina. Aurora lo abbraccia poggiando con sorprendente delicatezza la testa sul petto, in un silenzio totale che sa di incantesimo. La magia viene rotta da un fortissimo applauso, sotto il rumore di centinaia di click dei cellulari a immortalare un evento epocale per il quartiere. Qualche ora dopo, sulla sua pagina di Istagram Gigi D’Alessio ha postato la foto con questa dedica: «Aurora, il simbolo della Terra dei Fuochi. Oggi ha fatto la prima comunione ed io non potevo mancare». E per un giorno quel maledetto cancro è sembrato davvero sparire, cancellato dalla festa più bella che Aurora potesse desiderare. Ora è già pronta per il prossimo impegno. «Sto facendo la lista dei regali di Natale per bambini ammalati del Santobono–Pausilipon», ci dice questa piccola grande bambina, nata a poche centinaia di metri dalla Resit di Giugliano, che si è pure sposata - per gioco - con «Ciro» Dries Mertens in un corridoio dell’ospedale. Un altro giorno indimenticabile.

«Sono davvero giorni indimenticabili tutti quelli che ho vissuto fino a oggi con Aurora- ci confida Marilena Natale, la mamma adottiva di Aurora, giornalista d’inchiesta sotto scorta per le minacce ricevute da Zagaria – l’ho conosciuta in ospedale, dove mi ero recata per vedere con i miei occhi di quale sofferenza può dare la Terra dei Fuochi ai bambini. Quel giorno le ho regalato ad Aurora una bambola, e lei che fa? Mi dice: ma secondo te sono una che gioca con le bambole? Ed è stato amore fortissimo a prima vista. Ed è stato così naturale chiedere l’adozione, quando lei mi chiesto se le voleva fare da mamma. Ho detto di si, all’istante. Ogni sera, al posto della buona notte mi dice: Io ero già nei tuoi sogni. Tu non lo sapevi, ma io si. È stato per lei che ho dato ad una vita ad una fondazione per combattere la Terra dei Fuochi. Quando si è trattato di dare un nome, Aurora ha smesso di disegnare, mi ha guardato esclamando: Terra dei Cuori, mamma. È cosi semplice». 
© RIPRODUZIONE RISERVATA