Salvini: «​In Campania si rischia disastro ambientale. No ai termovalorizzatori? Il sindaco si mangi i rifiuti»

Salvini: « In Campania si rischia disastro ambientale. No ai termovalorizzatori? Il sindaco si mangi i rifiuti»
Giovedì 15 Novembre 2018, 14:17 - Ultimo agg. 19:59
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«Come promesso ad ottobre ci siamo rivisti ed ora ci diamo appuntamento a dicembre perché quando mi metto in testa una cosa sono cocciuto e fin quando non vedo i risultati concreti torno». Così il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha esordito al termine del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica che si è svolto stamattina a Napoli. «Tornerò ogni mese - ha aggiunto - certo non sempre a Napoli, anche in provincia, visto che ci sono diversi sindaci che me lo hanno chiesto». «Mi hanno detto dei soliti quattro deficienti dei centri sociali, di loro ci occuperemo quando finiremo le cose serie» ha commentato il vicepremier riguardo agli scontri tra manifestanti e forze dell'ordine in Galleria Umberto. «Anche oggi ho avuto un'accoglienza straordinaria a Napoli in stazione - ha aggiunto  Salvini - poi mi hanno detto dei soliti quattro deficienti dei centri sociali».
 

 

L'AMBIENTE
«Temo si rischi il disastro ambientale, si rischia emergenza a livello mondiale, sia sanitaria e sociale. Non c'è programmazione e c'è incapacità» ha sottolineato Salvini. «Se uno pensa male, e non sono io, potrebbe supporre che non si è fatto niente perchè qualcuno ha interesse perchè non si faccia nulla», ha aggiunto. «È a rischio la salute dei cittadini come in nessuna altra regione italiana», ha aggiunto. «Il sindaco si oppone ai termovalorizzatori? Se li mangi i rifiuti» ha poi affermato provocatoriamente Salvini. «Non vorrei doverli imporre, abbiamo sentito tutto. Se c'è di mezzo la salute dei bimbi e c'è incoscienza da parte di pubblici amministratori allora si può anche imporre». «Stiamo parlando della salute di milioni di persone - ha aggiunto - A meno che de Magistris non sia disposto a fare un unicum mondiale e anche la Regione. Se trovano una localizzazione bene - ha concluso -altrimenti ci pensiamo noi».
 
 

«Io sono per costruire e non per i no, perché con i no non si va da nessuna parte. Questo vale soprattutto per gli enti locali, penso a tutti quei sindaci e alla stessa regione Campania che ha sempre detto no, no, no e i rifiuti cosa facciamo? Li facciamo gestire alla camorra?». ha poi concluso sull'ambiente rispondendo ai cronisti che gli chiedevano della replica di Luigi Di Maio alla sua proposta di un termovalorizzatore in ogni provincia in Campania.

LA DROGA
«Sullo spaccio, ripeto, porterò al ministro Bonafede una proposta di legge per quintuplicare le pene oggi previste. Riguardo al tema dello spaccio di droga, Salvini è stato chiaro: «Ho chiesto al ministro della Giustizia di collaborare, per me gli spacciatori vanno trattati come assassini. Bisogna quintuplicare le pene, portarle a un livello dignitoso per i venditori di morte che sono». «Per me - ha aggiunto - gli spacciatori vanno trattati come assassini, perché l'esito finale della loro attività è quella. Io posso farli prendere, ma non possono uscire fuori dopo un quarto d'ora perché la droga che detengono è per uso personale. Ho chiesto al collega della Giustizia di collaborare su questo».
 


LE BABYGANG
E sulle babygang:  «Nel bene e nel male, rispondi di quello che fai». «Dal tribunale dei minori - ha affermato - sono arrivate richieste per riconoscere nuovo reati per esempio per porto di coltelli». «C'è un tasso di dispersione scolastica - ha aggiunto Salvini - che sfocia in criminalità. Prima ci si accorgeva di questo a fine anno, ora invece suona l'alert dopo 5 o 6 giorni. E in testa a tutto - ha concluso - c'è il tema formazione lavoro».

SU ISCHIA
«Sono in linea di principio contro le sanatorie, ne abbiamo pagato il prezzo in Sicilia qualche giorno fa, e non ritengo sia una giustificazione l'abusivismo di necessità. Ma c'era una richiesta dei sindaci. Speriamo sia l'ultimo» ha detto Salvini commentando le norme su Ischia contenute nel decreto urgenze.  «Sono contento che questa mattina sia passato il decreto su Genova, è la risposta che la città meritava - ha aggiunto - Su Ischia ho sempre detto che sono in linea di principio contro le sanatorie ma c'era una richiesta dei sindaci. Abbiamo chiesto che riguardasse comprovati casi su comprovate richieste con comprovate mancanze di risposte. Laddove c'era una necessità e un diritto da rivalere, il pubblico doveva riconoscerlo», ha concluso Salvini. 

L'ABBRACCIO CON ARTURO
Nel corso della mattinata ha riservato un lungo abbraccio ad Arturo, il 17enne accoltellato e rapinato il 18 dicembre del 2017, il ministro dell'Interno Matteo Salvini prima di lasciare la sede della Prefettura di Napoli dove. Salvini si è intrattenuto anche con la mamma del ragazzo. Già lo scorso mese, in occasione della sua prima visita a Napoli, Salvini incontrò il 17enne.

I PARROCI DI NAPOLI EST
«Abbiamo chiesto a Salvini strategie perché qualche imprenditore investa a Napoli Est creando occasioni di lavoro e di mettere in moto l'indotto di strutture importanti come l'Ospedale del Mare, il polo universitario di San Giovanni e il Palasport di Ponticelli» ha detto padre Federico Saporito, decano del nono decanato di Napoli che ha incotrato insieme a sei parroci della zoa di Napoli Est il ministro dell'Interno a Napoli. Il sacerdote aveva firmato con i parroci della zona una lettera aperta per il rilancio dei quartieri di Barra, Ponticelli e San Giovanni a Teduccio, ostaggio di stese di camorra e disoccupazione: «Abbiamo trovato - ha detto all'uscita dalla Prefettura - un clima di ascolto dal ministro, gli abbiamo presentato un documento con le istanze per lo sviluppo del territorio anche con programmi a medio e lungo termine. Aspettiamo azioni concrete con una razionalizzazione degli interventi». 

IL BAGNO DI FOLLA
Infine selfie e autografi in piazza Plebiscito a Napoli per Salvini al termine della conferenza stampa in Prefettura. «Vengo dal Falciano del Massico - racconta una signora avvolta in una bandiera leghista - ho portato una lettera a Salvini».
Ma non riuscirà ad incontrarlo, visto che il leader della Lega viene fagocitato dalla folla. Lui, in camicia, non si sottrae all'abbraccio e dispensa saluti e sorrisi, dribblando il cordone di forze dell'ordine che cercano di tenere in ordine le persone presente.

 


 

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