Claudio Cecchetto, da Gioca Jouer a sindaco: «Mi candido a Misano, è la mia seconda casa»

Claudio Cecchetto, da Gioca Jouer a sindaco: «Mi candido a Misano, è la mia seconda casa»
Claudio Cecchetto, da Gioca Jouer a sindaco: «Mi candido a Misano, è la mia seconda casa»
Venerdì 23 Novembre 2018, 16:05 - Ultimo agg. 16:53
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Da Gioca Jouer alla politica, il noto disc jockey e produttore discografico Claudio Cecchetto potrebbe candidarsi sindaco in Romagna, a Misano Adriatico, sulla riviera riminese tra Riccione e Cattolica, in quella che definisce la sua seconda casa. Cecchetto, con una cordata di imprenditori locali, ha ideato il marchio Misano Marittima (facendo il verso alla raffinata Milano Marittima ravennate), un'iniziativa che punta a far diventare il piccolo comune - noto anche per ospitare ogni anno il MotoGp - un polo attrattivo per il territorio romagnolo, e ora valuta l'ipotesi di scendere in campo per le amministrative di maggio 2019.

Il sindaco dem Stefano Giannini «è arrivato al suo secondo mandato, quindi non può più candidarsi. Se mi chiedessero la stessa cosa in qualsiasi altra località direi 'siete pazzi', di Misano invece sono innamorato», spiega Cecchetto ai media locali. Una sfida, aggiunge, «da affrontare ovviamente sotto il profilo civico, alla larga da partiti e colori politici, sia di destra che di sinistra». «Partirò dall'ascolto dei cittadini - aggiunge - Se sento parlare di ideali di destra o di sinistra, mi riconosco in entrambi. Ho conosciuto tanta gente valida e intendo conoscerne altra. È un po' come fare un talent. Penso di avere fiuto per i talenti. Sarà un X Factor della politica».



Cecchetto immagina Misano «come una bella donna da conquistare anche nell'anima, e quell'anima sono proprio i cittadini comuni». Il suo progetto ha già messo a fuoco alcune linee guida: «Ambiente, con il recupero di una grande pineta che merita di essere rivalorizzata; mobilità sostenibile, con tante piste ciclabili; arte, tanto divertimento con ospiti importanti e incontri. Misano ha un potenziale enorme». «Di luoghi ne ho visti tanti, ho contribuito a costruire Riccione, Aquafan, viale Ceccarini, ho portato il Disco per l'estate', ma per realizzare qualcosa di nuovo - ragiona - dovresti distruggere cose già fatte. Misano invece lo vedo come l'Eldorado, dove c'è solo da esaltare quello che c'è».

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