Secondo l'accusa, «si sarebbe trattato di idrocarburi e zinco, la cui quantità non è stata evidenziata, né tantomeno è stato indicato l'indice di tolleranza rispetto alle leggi vigenti». Nella polemica politica si era inserito Mauro Pili, ex parlamentare del Pdl e attuale leader di Unidos, chiedendo pubblicamente «per quale motivo camion pieni di fanghi fognari, e chissà quanto altro, partono dal casertano per arrivare alla discarica di Multa Maria ad Olbia». E sostenendo che «non ci può essere nessuna spiegazione logica alla base di un traffico di rifiuti indegno e insopportabile».
Oggi Nizzi esprime «massima fiducia per le indagini in corso» ma appoggia il Cipnes: «non ho mai avuto motivo di pensare che le cose a Spiritu Santu non venissero fatte come devono essere fatte», chiarisce il sindaco difendendo il Comune e la città da chi ne ha accostato il nome ai traffici camorristici.
Oltre a Pili, è stato querelato per lo stesso motivo Uccio Iodice, ex assessore comunale e provinciale di Olbia. Tornando ai problemi della discarica, Nizzi risponde anche al presidente del comitato degli abitanti di Murta Maria, Corrado Varrucciu, secondo il quale sarebbero in aumento i tumori di bambini e adulti residenti vicino al sito. «Non ci sono dati dell'Assl che confermino tale affermazione», replica il sindaco definendosi un ambientalista.