Ospedale Rummo, rientra la crisi:
arrivano dieci anestetisti in rinforzo

Ospedale Rummo, rientra la crisi: arrivano dieci anestetisti in rinforzo
di Luella De Ciampis
Sabato 8 Dicembre 2018, 13:00
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Passano a dieci le immissioni in servizio a tempo indeterminato, per dirigente medico di Anestesia e Rianimazione al «Rummo». Sono Valentina Carucci, Paola De Santis, Jole Saggese e Viviana Ventriglia le 4 anestesiste che entreranno a far parte dell'organico dell'azienda ospedaliera, in seguito al concorso pubblico per titoli ed esami, mentre rimane stand by la posizione di Luca Arcopinto, che non ha ancora comunicato all'azienda se accetterà l'incarico. Ad ottobre erano già entrati a far parte dell'organico, sempre attingendo dalla stessa graduatoria concorsuale, Assunta Capone, Pietro Crocco, Giuseppina Giordano, Federica Innaurato e Serena Di Tuoro.

Con una nota successiva, i direttori delle Uoc di Anestesia e Rianimazione e di Neuroanestesia e Neurorianimazione avevano richiesto un ulteriore reclutamento allo scopo di reintegrare tutto il personale mancante per assicurare il regolare svolgimento di tutte le attività. La Regione Campania, già nel mese di giugno aveva concesso l'autorizzazione a procedere all'assunzione di 11 anestesisti e quindi, il direttore generale, Renato Pizzuti, ha approvato la richiesta inoltrata dai responsabili dei reparti in grave sofferenza per la carenza di anestesisti, causata da trasferimenti, decessi, inidoneità e pensionamenti dei professionisti in servizio. Si chiude così definitivamente il capitolo della carenza di anestesisti al Rummo, che per più di un anno ha creato il blocco delle chirurgie d'elezione e disagi non trascurabili a diverse categorie di persone.
 
Intanto, l'Asl ha attivato il primo centro provinciale per i disturbi del comportamento alimentare, pubblico, presso il dipartimento di Salute Mentale di via Grimoaldo Re. Il servizio sarà attivo il lunedì e il mercoledì dalle 14 alle 20 e il venerdì dalle 8 alle 14 e offrirà la possibilità di eseguire visita psichiatrica, colloquio psicologico e valutazione psicodiagnostica, oltre alla visita medica internistica/endocrinologica e nutrizionale, alla valutazione funzionale, alla riabilitazione nutrizionale, alla psicoterapia individuale e familiare, attraverso la formazione di gruppi psicoeducativi, rivolti a utenti e familiari e ad attività riabilitative di tipo espressivo e risocializzante. Negli ultimi decenni si è abbassata l'età di insorgenza di anoressia e bulimia, e sono sempre più frequenti diagnosi prima dei 12 anni, con un rischio maggiore di danni permanenti secondari soprattutto a carico dei tessuti che non hanno ancora raggiunto piena maturazione: ossa e sistema nervoso centrale.
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