Papa Francesco spiega la grandezza di San Giovanni Battista: «Ci insegna a non arrenderci davanti ai fallimenti»

Papa Francesco spiega la grandezza di San Giovanni Battista: «Ci insegna a non arrenderci davanti ai fallimenti»
di Franca Giansoldati
Domenica 9 Dicembre 2018, 12:39 - Ultimo agg. 10 Dicembre, 09:32
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Città del Vaticano – L'Angelus di Papa Francesco che ha recitato stamatina dalla finestra del Palazzo Apostolico ha messo al centro la figura di san Giovanni Battista, l’ultimo profeta dell’Antico Testamento e il primo Apostolo di Gesù, perché gli rese testimonianza ancora in vita. Una figura sfaccettata che offre spunti per riflettere sulla «capacità di sperare anche in quei contesti esistenziali impervi, segnati dal fallimento e dalla sconfitta». Papa Bergoglio ha incalzato, entrando nel vivo dell'argomento: «Non possiamo arrenderci di fronte alle situazioni negative di chiusura e di rifiuto; non dobbiamo lasciarci assoggettare dalla mentalità del mondo, perché il centro della nostra vita è Gesù e la sua parola di luce, di amore, di consolazione». Proprio come fece Giovanni Battista che aprì strade nel deserto.

I cristiani, secondo il Papa, sono «chiamati a bonificare gli avvallamenti prodotti dalla freddezza e dall’indifferenza, aprendoci agli altri con gli stessi sentimenti di Gesù, cioè con quella cordialità e attenzione fraterna che si fa carico delle necessità del prossimo. E tutto ciò con una premura speciale per i più bisognosi. Poi occorre abbassare tante asprezze causate dall’orgoglio e dalla superbia, compiendo gesti concreti di riconciliazione con i nostri fratelli, di richiesta di perdono delle nostre colpe. La conversione, infatti, è completa se conduce a riconoscere umilmente i nostri sbagli, le nostre infedeltà e inadempienze».

Non solo. Il Battista invitava alla conversione la gente del suo tempo con forza, vigore e severità. «Tuttavia sapeva ascoltare, sapeva compiere gesti di tenerezza e di perdono verso la moltitudine di uomini e donne che si recavano da lui per confessare i propri peccati e farsi battezzare con il battesimo di penitenza». 

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