Pensioni e Quota 100, novità nel maxiemendamento: cosa cambia dopo l'accordo con l'Ue

Pensioni e Quota 100, novità nel maxiemendamento: cosa cambia dopo l'accordo con l'Ue
Pensioni e Quota 100, novità nel maxiemendamento: cosa cambia dopo l'accordo con l'Ue
Giovedì 20 Dicembre 2018, 16:03 - Ultimo agg. 17:27
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Pensioni e Quota 100, cambiano le norme previste dalla manovra. Il maxiemendamento alla manovra economica presentato in Commissione Bilancio al Senato prevede infatti delle novità riguardanti le pensioni, nonché nuove disposizioni su Quota 100 e sulle pensioni d’oro.

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Innanzitutto le risorse: Quota 100 ha subìto un taglio di circa 2,8 milioni di euro, che però - assicura il Governo - non pregiudica il numero dei destinatari e la platea per il pensionamento anticipato resta la stessa. «Non c'è nessun problema né per quota 100 né per le altre misure esistenti», cioè Ape social e Opzione donna, ha detto  il viceministro all'Economia Massimo Garavaglia. «Non si penalizza nessuno - assicura - né le nuove misure», quota 100 appunto, «né le misure esistenti» che saranno prorogate.

I lavoratori che usufruiranno di Quota 100 (chi ha 62 anni con 38 di contributi), secondo il governo, saranno l’85% degli aventi diritto: i dipendenti pubblici dovranno dare un preavviso di tre mesi per l’uscita dal lavoro e attenderanno altri tre mesi per il primo assegno, mentre per i dipendenti privati i tempi sono esattamente la metà. Fisso a 5mila euro anche il divieto di cumulo tra pensione e altri redditi fino a 67 anni.

Per quanto riguarda le pensioni d’oro, il taglio - che sarà applicato dal 2019 per i prossimi 5 anni su cinque fasce diverse - sarà del 15% per i redditi tra 100mila e 130mila euro, del 25% tra i 130mila e i 200mila, del 30% tra i 200mila e i 350mila, del 35% tra i 350mila e i 500mila, e del 40% oltre i 500mila euro (parliamo sempre di cifre lorde.

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