Pensioni, l'Inps: a gennaio non si applica il taglio della rivalutazione

Il presidente dell'Inps Tito Boeri
Il presidente dell'Inps Tito Boeri
Lunedì 31 Dicembre 2018, 13:06 - Ultimo agg. 1 Gennaio, 03:00
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Il taglio della rivalutazione delle pensioni deciso con la manovra appena approvata in via definitiva dalla Camera non si applicherà nel mese di gennaio. Non si vedranno subito sugli assegni del mese prossimo insomma gli effetti del nuovo meccanismo di raffreddamento della rivalutazione delle pensioni. Lo spiga l'Inps in una nota precisando che «con successiva circolare, dopo la pubblicazione della legge di bilancio per il 2019 in Gazzetta Ufficiale, s'illustreranno le modifiche apportate dalla nuova normativa e si descriveranno le relative modalità di attuazione e i tempi per i conguagli». Cioò significa che anche i pochi euro percepiti in più a gennaio andranno poi restituiti.

Intanto «per assicurare sin dalla mensilità di gennaio 2019 il pagamento dell'importo di pensione rivalutato, come avviene ogni anno, l'Inps ha provveduto a elaborare gli importi delle pensioni "rinnovate" entro il mese di novembre 2018, applicando la legislazione a quel momento vigente (legge 388 del 2000)». I criteri di calcolo adottati nel rinnovo delle pensioni e delle prestazioni assistenziali sono stati illustrati dall'Istituto con la circolare n. 122 del 27 dicembre 2018.

 

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